Un’auto procede a marcia indietro, a folle velocità, in Tangenziale. Intervento immediato delle vetture di emergenza della società autostradale, auto bloccata e domanda di rito: cosa pensavate di fare? Risposta paradossale: «Stava finendo la benzina, non sapevamo se avremmo trovato un distributore avanti e volevamo tornare all’area di servizio quattro chilometri più indietro».
L’evento è accaduto ieri mattina intorno alle 11 e, fortunatamente, non ha provocato incidenti né danni. La corsa del suv nero a retromarcia è stata ripresa dallo smartphone del passeggero di una moto che transitava in quel momento e il video è stato postato su Instagram. Le immagini sono finite all’attenzione del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che le ha rilanciate sui suoi canali social, dopo averle inoltrate alla polizia stradale: «Si tratta di un episodio gravissimo, che testimonia quanto ancora ci sia da fare per fermare i pirati della strada - ha scritto Borrelli - Criminali che non esitano a mettere in pericolo la loro vita e quella degli altri per qualche like sui social o perché sotto effetto di droghe o alcol.
Le telecamere di controllo della Tangenziale hanno immediatamente individuato il pericolo. L’auto era sulla corsia di marcia in direzione Pozzuoli, nei pressi dell’ingresso da corso Malta quando è iniziata l’assurda corsa a marcia indietro.
La procedura d’emergenza è scattata in tempi strettissimi: sei minuti dopo aver individuato il pericolo, un furgone del servizio viabilità della Tangenziale aveva già raggiunto la vettura che, però, nel frattempo stava già rallentando la corsa perché aveva finito il carburante. Quando i membri della squadra d’emergenza di Tangenziale Spa si sono avvicinati all’auto, hanno individuato all’interno tre persone.
Tutti gli uomini a bordo erano di nazionalità rumena, sembravano poco lucidi e hanno spiegato di avere bisogno di rifornimento di carburante, perciò tentavano di raggiungere l’area di servizio più vicina. Poco chiare, però, le motivazioni della corsa in retromarcia. Il numero di targa dell’auto e le generalità degli occupanti dell’auto sono state subito girate alla polizia stradale che si occuperà degli approfondimenti sul caso e farà partire le eventuali contestazioni al guidatore e agli occupanti.