Disabili, la nuova sfida di Salvatore Cimmino: «Incontrare Papa Francesco in Argentina»

Disabili, la nuova sfida di Salvatore Cimmino: «Incontrare Papa Francesco in Argentina»
di Salvatore Piro
Venerdì 27 Luglio 2018, 16:28
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TORRE ANNUNZIATA - «Vorrei incontrare Papa Francesco in Argentina, consegnargli la Dichiarazione ONU sui diritti delle persone con disabilità. È il mio prossimo scopo per rafforzare la mia lotta verso un mondo senza più barriere: nello sport e nella vita». È l'ultimo appello di Salvatore Cimmino, che da 12 anni, pur senza una gamba, nuota nei mari del globo come testimonial di chi è affetto da disabilità motorie ed handicap. Nel prossimo gennaio, l'atleta torrese risalirà il Rio Paranà. Seicento km di fiume da percorrere con fatica e orgoglio. Circa 70 al giorno, da Santa Fe a Buenos Aires: Argentina, Sud America, la Terra di Papa Francesco. Il testimonial oplontino attraverserà anche la città di Rosario. È qui che ha dato appuntamento al Pontefice.

«Vorrei simbolicamente consegnare al Papa - spiega Cimmino - una copia della Convenzione con cui, in cinquanta articoli, le Nazioni Unite ricordano al mondo che anche le persone con disabilità reclamano diritti inalienabili. Il mio desiderio è che l'auspicabile adesione di Bergoglio contribuisca a migliorare la nostra situazione in Italia. Un Paese dove il nuovo governo, agitando il solo spettro dell'immigrazione nei confronti dei propri cittadini, è completamente fermo su tutto il resto».

Cimmino allude in particolare alla mancata emanazione dei decreti attuativi sui Livelli essenziali di Assistenza, contenenti il nuovo Nomenclatore Tariffario delle protesi e degli ausili. Un testo di fondamentale importanza per chi è affetto da disabilità. Emanato dalla passata Legislatura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2017, il testo, senza i necessari decreti di attuazione, è adesso in pratica fermo al palo. «La scusa utilizzata dal nuovo governo - conclude polemico il nuotatore torrese - fino ad oggi è stata la carenza di tempi tecnici. Non è vero, trattasi forse di incompetenza. Il Nomenclatore è stato pubblicato nel 2017. Elezioni o meno, il tempo tecnico esisteva».
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