Poliziotti uccisi a Trieste, Pierluigi e la stessa passione di papà: «Onorava la divisa e amava il calcio»

Poliziotti uccisi a Trieste, Pierluigi e la stessa passione di papà: «Onorava la divisa e amava il calcio»
di Gennaro Del Giudice
Sabato 5 Ottobre 2019, 08:00 - Ultimo agg. 6 Ottobre, 09:31
4 Minuti di Lettura

«Che lo tengo a fare più acceso?». Ha posato il telefono ed è scoppiato in lacrime il papà di Pierluigi Rotta, il poliziotto ucciso ieri pomeriggio a Trieste, dopo aver appreso la notizia della morte del figlio. Uno choc che ha gelato la famiglia e la comunità di Giugliano, dove da tempo i Rotta risiedono dopo aver lasciato Pozzuoli. Per l'intero pomeriggio papà Pasquale, ex sovrintendente capo presso l'ufficio denunce del commissariato di Polizia di Pozzuoli, aveva atteso notizie sulle condizioni del figlio insieme alla moglie e alla figlia. Poi la tragedia.
 
Per l'intera serata il telefono di Pasquale Rotta ha continuato a squillare a vuoto mentre parenti, amici e conoscenti si sono stretti attorno al loro dolore. Fino a tarda ora personale del commissariato di Pozzuoli e della Questura di Napoli è rimasto nella loro casa nel giuglianese, tra Licola e Lago Patria per dare vicinanza, assistenza e per mettere a punto il loro trasferimento verso il Friuli, dove da qualche anno Pierluigi era in servizio presso la Questura di Trieste. Appena pochi mesi fa aveva concluso il suo anno da aggregato a Pozzuoli, in servizio presso le Volanti del commissariato: un avvicinamento, seppur temporaneo, richiesto anche per stare vicino ai genitori colpiti da problemi di salute, prima di fare ritorno nuovamente in Friuli dove da tempo era fidanzato con una collega.

Originario di Pozzuoli, dove aveva vissuto con i genitori e studiato presso l'istituto tecnico commerciale Pareto di Arco Felice, prima di entrare in polizia Pierluigi Rotta aveva intrapreso la carriera di calciatore: una trafila tra le giovanili e la Beretti della Puteolana, prima di esordire come terzino destro nella prima squadra per poi disputare campionati anche con diverse squadre dell'area flegrea tra cui il Rione Terra e la Sibilla Bacoli, vincendo con quest'ultima anche un campionato di Eccellenza. Un sogno che, come spesso avviene, era stato accantonato per seguire le orme del padre ed entrare in Polizia dove sette anni fa aveva per la prima volta varcato la soglia di un commissariato in una sorta di passaggio di consegne con il padre ritrovandosi a lavorare con i colleghi di quest'ultimo.
Oltre al calcio giocato la sua passione era anche il Napoli: «Spesso seguiva gli azzurri anche fuori, prima di andare definitivamente a Trieste per intraprendere quello che sarebbe stato il suo lavoro veniva a Dimaro a seguire con noi il ritiro», racconta Antonio, uno degli amici di sempre. «Un ragazzo educato, sorridente, solare e disponibile con tutti»: così lo ricordano alcuni colleghi in lacrime davanti al commissariato di Polizia di Pozzuoli dopo aver appreso la drammatica notizia. «Ogni volta che veniva qui giocavamo insieme, organizzavamo partite di pallone perché lui moriva per il calcio. Disse che si sarebbe voluto sposare», racconta un ex collega di volante che nel pomeriggio, dopo che si era diffusa la notizia del ferimento, aveva più volte tentato di mettersi in contatto con lui. «Ad un certo punto ha risposto un collega o un funzionario e sembrava che la situazione non fosse così drammatica. E invece non ce l'ha fatta».

La notizia della morte di Pierluigi ha scosso l'intera città di Pozzuoli dove Pierluigi e il padre erano conosciuti anche per la loro passione per il mare e le barche. Numerosi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia e al commissariato dove il padre per anni aveva prestato servizio. «Per il giorno dei funerali nella città di Pozzuoli è stato annunciato il lutto cittadino da parte del sindaco Vincenzo Figliolia: «Pozzuoli perde uno dei suoi figli migliori - ha detto - Notizie che mai vorremmo sentire. Chi sceglie di servire lo Stato è un eroe dei giorni nostri che con spirito di abnegazione porta avanti una missione a difesa della collettività. Tutta la mia vicinanza alla famiglia di Pierluigi e a quella del collega a cui barbaramente è stata strappata la vita da bastardi criminali. La città di Pozzuoli, la Giunta ed il Consiglio comunale si uniscono in queste ore di dolore. Un caro abbraccio a Pasquale, papà di Pierluigi, per tempo al servizio della città presso il commissariato di Pozzuoli. Nel giorno dei funerali sarà indetto lutto cittadino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA