Truffavano anziani e disabili nel Nord Italia: sgominata banda tra Napoli e Milano

La banda operava in maniera organizzata e coordinata da soggetti residenti nel Napoletano

Truffavano anziani e disabili al Nord: arresti tra Napoli e Milano
Truffavano anziani e disabili al Nord: arresti tra Napoli e Milano
Martedì 5 Marzo 2024, 10:22 - Ultimo agg. 20:57
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Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri di Monza nelle province di Milano e Napoli, con l'accusa di appartenere a un gruppo criminale organizzato dedito a truffe ai danni di anziani o fragili nel Nord Italia. I reati contestati sono stati commessi, tra l'altro, a Voghera, Alessandria e Novara e nelle province di Monza e Milano. Le basi della banda, composta da italiani tra i 31 e 61 anni, sono state individuate tra Milano e Napoli. Stamani, al termine delle indagini coordinate dalla Procura di Monza, i carabinieri hanno arrestato i quattro indagati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip di Monza. 

L'autore della truffa sfruttava l’età della vittima facendo leva sulla prospettiva del pericolo e l’urgenza dell’intervento, in modo da destabilizzarla emotivamente. Una volta carpita la fiducia dell’interlocutore, questi veniva raggiunto da un emissario (che si fingeva in genere dipendente dello studio legale) al quale consegnava la somma richiesta. Le risultanze investigative raccolte hanno consentito la formulazione di otto distinti capi di imputazione inerenti ai reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e di concorso in truffa aggravata.

Secondo la prospettazione accusatoria, gli autori agivano in una forma stabile e organizzata che contemplava, tra l’altro, la ripartizione di compiti e ruoli, l’esistenza di basi operative (una delle quali individuata in un appartamento sito nei pressi della stazione Centrale di Milano) e la predisposizione di risorse materiali per gli spostamenti e per l’esecuzione delle azioni fraudolente.

In particolare nella banda era presente un capo, un 41enne residente a Napoli (cosiddetto 'centralinista'), che pianificava il compimento delle azioni delittuose, organizzava il lavoro nei minimi particolari, procacciava le schede telefoniche con intestatari fittizi e i telefoni 'usa e getta', selezionava e contattava le vittime, coordinava e dirigeva l’azione dei complici che si presentavano a casa delle stesse per ritirare il profitto del reato, procurava i mezzi per gli spostamenti in loco e per il trasporto della refurtiva dal luogo del reato a Napoli, copriva le spese e remunerava i partecipanti all’associazione.

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C'era poi l’uomo di fiducia del capo, un 30enne residente a Napoli, incaricato di tenere i contatti con i sodali che si recavano dalla vittima per la commissione delle truffe, consegnando agli stessi telefoni usa e getta e i veicoli per gli spostamenti, tutti provenienti da società di noleggio per ostacolare l’identificazione degli utilizzatori dei mezzi, ai quali lo stesso forniva indicazioni per la commissione dei reati fine. Infine, nella banda erano presenti due uomini operativi, un 47enne e un 61enne, entrambi domiciliati nel milanese, che sulla base di quanto emerso dalle attività investigative, sono risultati essere gli associati dediti alla commissione dei reati-fine, in quanto incaricati di recarsi dalla vittima presentandosi sotto la falsa identità e qualità per la riscossione del profitto delle truffe.

Gli arrestati sono stati condotti presso le rispettive case circondariali di riferimento, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.

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