Whirlpool Napoli, salta il tavolo: consorzio non perfeziona acquisizione dello stabilimento

Whirlpool Napoli, salta il tavolo: consorzio non perfeziona acquisizione dello stabilimento
di Alessio Liberini
Lunedì 28 Febbraio 2022, 13:38 - Ultimo agg. 1 Marzo, 08:30
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«Speriamo che non ci vorranno altri mille giorni di lotta» si erano augurati, solo lo scorso 24 febbraio, gli ormai ex dipendenti dello stabilimento Whirlpool di Napoli mentre “festeggiavano” la simbolica data di una vertenza che sembra destinata a continuare ancora a lungo. 

Le speranze dei 317 metalmeccanici, licenziati dalla multinazionale del bianco, erano infatti rivolte nel nuovo incontro ministeriale, previsto per la giornata di domani – il 33esimo tavolo di crisi in tre anni di vertenza – che avrebbe dovuto far luce sul piano di reindustrializzazione del sito. Un progetto ambizioso, proposto la scorsa estate dal governo, che dovrebbe creare un Consorzio per riassorbire le tute blu in un Hub della mobilità sostenibile, ma che, almeno per il momento, si sa ancora molto poco. Solo alla vigilia dell’incontro il summit è infatti già saltato, mentre si attende una nuova convocazione che dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni. 

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Le motivazioni dello slittamento, come spiegano le parti sociali, sono da ricollegarsi ai due nodi cruciali del piano di reindustrializzazione: ovvero il passaggio dello stabile dall’azienda americana al Consorzio, guidato dal manager napoletano Riccardo Monti, e la presentazione del piano industriale delle aziende interessate alla riconversione del sito. Lo stesso che, secondo la viceministra del Mise, Alessandra Todde, si sarebbe dovuto esporre l’ormai lontano 15 dicembre 2021. 

Al momento, da come stabilito nel corso dell’ultimo incontro ministeriale dello scorso 8 febbraio, il ministero dello Sviluppo Economico, insieme ad Invitalia, starebbe incontrando le aziende interessate a far parte del consorzio.

Ad oggi, quindi, l’esposizione di un piano industriale definitivo sembra ancora lontana. Ritardi che difatti fanno slittare, con buone probabilità, anche il reinserimento nelle attività produttive degli ex operai Whirlpool i quali sarebbero dovuti tornare a lavoro, gradualmente, già a partire da questo giugno.

 «Stamattina – scrivono i sindacati di Fim, Fiom e Uilm  in una nota congiunta - il Ministero dello Sviluppo economico ci ha informati che la acquisizione dello stabilimento Whirlpool di Napoli da parte del Consorzio non si è perfezionata, poiché, oltre ai problemi urbanistici e ambientali, è stato riscontrato anche un problema strutturale. Di fronte all'ennesimo impedimento al perfezionamento della acquisizione del sito, chiediamo un intervento deciso del Governo e delle Istituzioni locali affinché ci facciano conoscere finalmente gli imprenditori coinvolti, a iniziare da Adler che è la capofila del Consorzio, e i loro piani industriali».

I dubbi, dei sindacati, oltre ai già noti ritardi del Consorzio, sono legati anche alla fattività del progetto di reindustrializzazione. «Al di la dei problemi dello stabile che sembrano aumentare sempre più col passare delle settimane - racconta il segretario nazionale della Uilm, Gianluca Ficco - vorremmo capire se alla base del progetto c’è veramente un piano industriale serio e pronto a partire. In teoria ci dovrebbero mandare la convocazione, per un nuovo incontro, entro 48 ore». 

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«All’incontro – precisa il segretario della Uilm -  ci aspettiamo di conoscere finalmente il piano industriale, al di là dei problemi per l’immobile. Vogliamo sapere qual è questo piano per capire se è veramente pronto per partire e, allo stesso tempo, vorremmo un interessamento più attivo sia dal Governo che della regione Campania».

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