Napoli, torna la Notte europea dei ricercatori: «La ricerca è nella nostra vita quotidiana»

Napoli, torna la Notte europea dei ricercatori: «La ricerca è nella nostra vita quotidiana»
di Alessio Liberini
Martedì 27 Settembre 2022, 19:01 - Ultimo agg. 28 Settembre, 07:27
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Da Napoli fino alla suggestiva Gaeta passando per Procida: la capitale italiana della Cultura 2022. Dalle vie cittadine fino a dimore storiche e case circondariali. Oltre 250 eventi e 20 siti che spaziano dalla Campania fino al Lazio meridionale. Percorrendo le strade dove «le culture si incontrano». Sono questi i lodevoli numeri che anticipano la suggestiva Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici del 30 settembre 2022.

Una Notte diversa dalle precedenti edizioni visto il ricchissimo programma curato dalla rete S.T.R.E.E.T.S. (Science, Technology and Research for Ethical Engagement Translated in Society). Un lungimirante progetto biennale approvato e finanziato dalla Commissione Europea attraverso le Marie Skłodowska-Curie Actions e i fondi del programma Horizon Europe. Coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II il progetto unisce - in un’unica rete - l’ateneo federiciano, l’Università della Campania "Luigi Vanvitelli", l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università di Napoli L'Orientale, l’Università di Salerno, gli Istituti CNR campani partecipanti alla rete CREO, ‘Le Nuvole’ (impresa culturale e creativa), con il supporto dell'Università del Sannio come partner associato.

Per la prima volta di sempre partecipa alla Notte anche una casa circondariale minorile, l’Istituto di Nisida. Aperto al pubblico, in via eccezionale, il prossimo 29 settembre. Occasione per scoprire da vicino i progetti di Ricerca Universitaria «finalizzati alla preservazione della dignità e dei diritti dei detenuti». Nel Casertano un altro evento coinvolgerà anche il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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«Siamo convinti – racconta la prorettrice della Federico II, Rita Mastrullo - che bisogna dare una possibilità a tutti di riflettere e ripensare su come costruirsi una via d’uscita, un’opportunità per dopo.

Crediamo che questo possa passare per percorsi formativi. Da anni abbiamo portato l’Università a Secondigliano e quest’anno avremo anche il primo laureato. In occasione della Notte presenteremo una ricerca fatta in carcere e per il carcere. A Santa Maria ci saranno laboratori e dibattiti verso la pena, la consapevolezza e la responsabilità. A Nisida saranno affrontati i problemi alle strutture carcerarie con particolare riferimento alla gestione degli spazi da usare per le relazioni tra i detenuti e la società. Il tema è come dare dignità sotto tutti i punti di vista».

L’ampio programma, presentato stamane nella Sala del Consiglio dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, proseguirà anche dopo il 30 settembre 2022. Per studenti e scolaresche, invece, grazie alla programmazione “RESEARCHERS@SCHOOL”, sarà possibile partecipare a laboratori ed indagini, partoriti a misura di giovane, anche durante l’intero anno scolastico.

«Solo lo scorso anno oltre 80mila ragazzi sono stati bocciati per aver superato la soglia massima di assenze. Iniziative come questa sono di supporto per il recupero dei giovani verso la scuola» dice la prorettrice dell’Università Federico Il introducendo la conferenza di presentazione a cui hanno preso parte anche: Giovanni Ausanio, Università Federico ll, coordinatore del progetto, Umberto Dello Iacono, Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli", Fiorenza Taricone, Rettrice Vicaria, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Johanna Monti, Delegata alla Terza Missione, Università di Napoli "L'Orientale", Pasquale Del Gaudio, Delegato ai Rapporti con le Agenzie Europee e ai Direttorati di Ricerca, Università degli Studi di Salerno, Ivo Rendina, Presidente Area di ricerca CNR Napoli Tre, Direttore ISASI Istituto Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti "Eduardo Caianiello", Salvatore Fruguglietti, Progetti scientifici e Comunicazione della scienza, Le Nuvole (Napoli), Pasquale Víto, Delegato Rettore alla Ricerca, Università degli Studi del Sannio, Gianluca Guida, Direttore, Istituto Penale per i Minorenni di Nisida.

«Sono eventi importanti – evidenzia la prorettrice federiciana -  perché favoriscono un incrocio tra la ricerca scientifica e la società. I cittadini incontrano direttamente i nostri scienziati per scoprire come la ricerca appartiene alla nostra vita quotidiana. In questo momento, in cui vediamo crescere la povertà educativa su tutto il territorio nazionale e in special modo nel nostro, viviamo con dolore quello che è l’abbandono scolastico: eventi di questo genere ci aiutano a sensibilizzare la società e i cittadini per questo ritengo la Notte particolarmente significativa. L’obbiettivo è trasferire e trasmettere al pubblico quello che è il lavoro del ricercatore».

Una mission che S.T.R.E.E.T.S. si pone di realizzare cercando di raccontare, attraverso gli eventi, il ruolo strategico della ricerca: cosa fa un ricercatore. Toccando con mano i principi cardine di scienza, tecnologia, ricerca, etica, engagement e società. Le “strade” sono così calate all’interno di sei diverse categorie nelle quali il progetto prende forma. Per eventi specifici che passano dall'illuminazione alla segnaletica fino all’arredo urbano e ai paesaggi verdi.

«Il messaggio che si vuole lanciare con questo progetto – chiarisce il coordinatore, Giovanni Ausanio - è che nei nostri territori si può fare scienza, si può fare ricerca, si può fare anche un periodo di formazione all’estero ma l’importante è che si manifesti al grande pubblico, in particolare ai giovani, che ci sono dei luoghi dove si può fare ricerca di eccellenza e questi luoghi sono nei nostri territori».

Per un progetto che si mette in marcia sulla strada che da Napoli - dove sono in programma diversi appuntamenti tra il Chiostro dei Santi Marcellino e Festo, la Basilica di San Giovanni Maggiore, la Cappella Pappacoda e nel parco e negli edifici dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte – porta a Gaeta, passando per Procida, Portici, Avellino, Carife, Frigento e Caserta.

«Da sempre - dichiara Ausanio - l'elemento che nella storia dell'umanità ha caratterizzato la relazione, la contaminazione, la crescita culturale, lo sviluppo sono state le strade, sia fisiche che metaforiche. Le strade sono le mappe che la scienza e la società hanno necessità di riscoprire insieme per orientarsi nei luoghi che vivono e modificano, per esplorarli al meglio, per avere un maggiore e migliore sviluppo».

Ad arricchire il “viaggio” è la collaborazione di oltre 50 tra enti pubblici scuole, imprese e associazioni di categoria. Tra questi vi è anche la partecipazione del Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica per la Campania ed il Molise che sarà presente alla Notte con l'allestimento di una scena del crimine con il pubblico che sarà guidato per individuare le tracce. Un doppio evento in scena il 30 settembre nel Chiostro di San Marcellino a Napoli e il 7 ottobre nei Giardini della Flora nella Reggia di Caserta. Tutti gli appuntamenti sono consultabili sul sito apposito per la Notte dei ricercatori e delle ricercatrici 2022.

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