Tagli alla cultura, sindacati in piazza a Napoli: «Scontro politico non deve penalizzare i lavoratori»

Una delegazione accolta a Palazzo Santa Lucia dall’assessore al Turismo Casucci

Tagli alla cultura, sindacati in piazza a Napoli
Tagli alla cultura, sindacati in piazza a Napoli
di Alessio Liberini
Venerdì 1 Marzo 2024, 15:03 - Ultimo agg. 2 Marzo, 07:38
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«Questo è un lavoro. Non è vero che con la cultura non si mangia: bloccare questi fondi significa fermare una parte di Paese». L’attrice napoletana Nunzia Schiano è tra i primi volti noti a raggiungere l’esterno di Palazzo Santa Lucia dove questa mattina è andato in scena il presidio promosso dalla Slc Cgil di Napoli e della Campania per chiedere lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione fermi a Roma ormai da un anno e mezzo. Si tratta di 5,6 miliardi destinati alla Campania, di questi almeno circa 350 milioni interessano il solo settore dello spettacolo. 

«Si devono arrendere, i soldi ce li devono dare. Già fa ridere che ci sia una lotta tra un ministro e un presidente di Regione». Precisa, ironizzando ma non troppo, la Schiano durante il suo intervento in cui ricorda la nefasta marcia sulla capitale del governatore Vincenzo De Luca dello scorso 16 febbraio: «Non si è dato abbastanza peso al fatto che un Presidente di Regione e dei sindaci si sono presentati davanti al Parlamento e non sono stati ricevuti: loro sono i nostri rappresentanti». 

«No ai tagli alla cultura» è invece lo slogan scandito su striscioni e manifesti durante il sit-in che ha visto la presenza di circa duecento persone, tra sindacalisti, imprenditori teatrali, semplici lavoratori del settore e tanti attori come Stefano Sarcinelli, Maria Bolignano, Rosaria De Cicco, Arduino Speranza e Gaetano Amato, oggi parlamentare del Movimento 5 Stelle.

Ad evidenziare l’importanza di un comparto che in Campania conta oltre 10mila operatori per un giro di affari di 300 milioni l’anno è il segretario generale Slc Cgil Napoli e Campania, Gianluca Daniele: «Quello della cultura è un settore trainante per l'economia della nostra città e di tutta la Campania.

Per questo motivo dobbiamo mantenere alta la tensione per vincere questa battaglia di civiltà». Secondo i promotori della manifestazione lo scontro in atto tra Regione ed esecutivo «non si può riversare su lavoratori e cittadini che non c’entrano nulla».

A termine del presidio statico una delegazione è stata accolta a Palazzo Santa Lucia dall’assessore al Turismo, Felice Casucci. Al netto della mobilitazione per lo sblocco delle risorse del Fsc, Cgil e Slc chiedono alla Regione Campania l'istituzione di un tavolo di monitoraggio volto ad assicurare una programmazione per l'intero comparto culturale campano. 

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«Le ragioni di questo blocco sembrano essere più politiche che tecniche – denuncia il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – Allo stesso tempo in pochi anni i finanziamenti per la cultura sono stati ridotti da 5,7 a 3,5 miliardi. Il ministro Sangiuliano fa solo passerelle in questa città e non difende la produzione di un settore strategico per la Campania».

Nel corso del sit-in è intervenuta anche la vice-presidente del Senato, Maria Domenica Castellone: «Quella dei tagli - ha affermato la vicepresidente del Senato - è la strada sbagliata, se vogliamo lavorare per far rinascere il Sud e i nostri territori. Operare tagli lineari alla cultura, pensando che proprio dalla cultura parte il riscatto delle giovani generazioni, in particolare nei nostri territori, è davvero triste».

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