De Luca: «Difendiamo la scuola del Sud, con i contratti integrativi siamo perduti»

Istruzione e autonomia, l'affondo del governatore: «Se volessimo avere il tempo pieno che c'è in Lombardia ci vorrebbero 4000 insegnanti»

De Luca al convegno sulla scuola pubblica
De Luca al convegno sulla scuola pubblica
Giovedì 9 Febbraio 2023, 13:57 - Ultimo agg. 20:05
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«Mettiamo da parte le bandiere di partito e facciamo una battaglia unitaria per difendere il Sud e la scuola del Sud». Lo ha detto il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del dibattito in Consiglio regionale sulla condizione giovanile e sulle politiche per l'istruzione ed il contrasto alla dispersione scolastica ed alla povertà educativa. 

«Se passa la misura dei contratti integrativi per la sanità e la scuola il Sud è perduto» ha aggiunto, facendo riferimento all'Autonomia differenziata. «Se passa il concetto di dare duemila euro in più ai docenti la nostra terra sarà nell'abbandono.

Sono pronto a lavorare insieme con chiunque voglia fare la battaglia della difesa della scuola pubblica e per la rinascita del Sud».

«Se volessimo avere nelle scuole il tempo pieno che c'è in Lombardia ci vorrebbero almeno 4000 insegnanti», ha proseguito De Luca, che ha criticato anche la scelta fatta per il Pnrr sulle infrastrutture. «Bisogna dire che a volte i docenti sono chiamati ad insegnare in scuole dove non ci sono neanche i termosifoni», ha affermato, aggiungendo che «bisogna fare una battaglia unitaria per difendere la scuola che è stata trascurata negli ultimi decenni».

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«Sono orgoglioso, da laico, di aver finanziato le attività degli oratori di decine e decine di parrocchie - ha detto ancora De Luca - l'allora arcivescovo di Napoli, il cardinale Sepe, ci indicò le aree su quali intervenire. Noi abbiamo fatto più di altri per la scuola. Noi quando abbiamo cominciato a lavorare c'era la vicenda del Parco Verde di Caivano che ci sconvolse e ci c'era parso un dovere umano, prima che politico, dare una mano. E il programma “Scuola Viva” nasceva proprio da questo», ha proseguito De Luca. «È stata un'esperienza straordinaria, unica in Italia con migliaia di scuole che hanno avuto la possibilità di fare formazione. Abbiamo coinvolto quasi 500mila ragazzi».

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