«Le parole non bastano più, anche perché abbiamo verificato che non servono. Ora ci vogliono i fatti. Il presidente De Luca ha per la seconda volta ribadito che i precari devono essere prorogati al 31 dicembre 2022. Noi lo andiamo sostenendo da tempo. Ma fino ad oggi non abbiamo visto alcun risultato». Lorenzo Medici, leader della funzione pubblica Cisl Campania, porta in piazza i lavoratori della sanità e sceglie il luogo emblematico di palazzo Santa Lucia per ribadire che da qui dipende il futuro di oltre sei mila persone, tra medici, infermieri e personale a vario titolo impegnato nel settore.
Quelli che durante la fase terribile della pandemia sono stati definiti angeli ed eroi per l’impegno, l’abnegazione e la passione umana profusa a piene mani verso i tanti ammalati a cui era negato anche il conforto della presenza dei familiari.
Una cosa incredibile, se si pensa che il governo grazie soprattutto alla pressione esercitata dalla Cisl è orientato a fissare al 31 dicembre il raggiungimento dei 18 mesi di lavoro necessari per stabilizzare il personale». In piazza con i lavoratori, i segretari generali di Napoli Luigi D’Emilio, Irpinia Sannio Antonio Santacroce, Caserta Franco Della Rocca e Salerno Miro Amatruda a ribadire tutti assieme che la funzione pubblica non molla ed è pronta ad uno sciopero regionale se non arrivano risposte. «Siamo stanchi – conclude il leader della fp – di questi tentativi di diversità della Regione nei confronti dell’esecutivo nazionale.
Prima il bluff dello sputnik, poi la card che non ha mai funzionato e che è costata a noi contribuenti 3 milioni, ora le circolari disattese. La smettessero una volta per tutte di giocare sulla pelle della gente e pensassero ad assumere i precari, perché la sanità campana ha bisogno della loro professionalità e dell’esperienza acquisita sul campo in prima linea in questi terribili due anni».