Claudio Durigon commissario della Lega in Campania: «Favorevoli al terzo mandato ma De Luca eviti giochetti»

«Stiamo allestendo una squadra forte per le Europee e siamo fiduciosi che il risultato sarà a doppia cifra»

Claudio Durigon con Salvatore Ronghi
Claudio Durigon con Salvatore Ronghi
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 18 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:03
4 Minuti di Lettura

«Sono favorevole al terzo mandato: ma con una legge, come ha proposto la Lega, non con i giochetti di De Luca», attacca Claudio Durigon, senatore leghista e sottosegretario Lavoro.

Nel 2019 la Lega volò al Sud al 23,5 per cento: cosa vi aspettate a giugno?
«Partiamo dal risultato delle politiche: stiamo allestendo una squadra forte con i nuovi candidati in campo e siamo fiduciosi come il risultato sarà a doppia cifra. Ma non farei confronti tra 5 anni fa e oggi: siamo al governo e speriamo che anche la Ue sia guidata dal centrodestra per dare maggiore stabilità».

Non c'è il rischio che Forza Italia vi sorpassi?
«Faccio un grande auguro agli amici di Fi ma sono convinto che non sarà così.

L'importante è che le forze di centrodestra vadano bene. Le dico solo che la Lega non farà mai accordi con il Pse, speriamo non lo faccia Forza Italia».

I nomi della squadra in campo?
«Sarà un mix di dirigenti storici come Valentino Grant ed esponenti della società civile per allargare il consenso del nostro partito. Come Aldo Patriciello e Luigi Barone, ex presidente dell'Asi di Benevento. Ma con i nomi mi fermo qui: lavoriamo per trovare i giusti profili di chi allargherà la base del consenso del nostro partito. Come abbiamo sempre fatto per regionali e comunali.

A proposito di regionali: rivendicherete un vostro nome in Campania?
«Abbiamo vissuto la stagione di imporre nomi e, come in Sardegna, non è andata bene. Credo si debbano valutare, quando sarà il momento, tutti i migliori nomi per saldare il centrodestra, e a allargare alle forze civiche che ora sostengono De Luca. Ma senza imposizioni: spetta il candidato a chi nella coalizione farà il nome migliore».

Sul terzo mandato voi proponete una legge, De Luca sostiene che possa farlo a prescindere.
«Sono dell'opinione che un elettore debba poter scegliere e sono convinto che con il centrodestra si possa trovare, dopo le Europee, una convergenza su questo punto. Mi fa sorridere De Luca: noi siamo per l'iter parlamentare, che valga per tutti come è giusto, mentre lui vuole mettere in scena le solite macchiette, i soliti giochetti».

Sull'Autonomia lei ha lanciato l'operazione verità.
«De Luca dovrebbe assumersi le sue responsabilità: ogni anno 65mila persone si curano fuori regione e si perdono così 3,5 miliardi di euro. Con l'Autonomia, invece, un bravo amministratore evita sperperi e può utilizzare le risorse per reinvestirle sul proprio territorio. Vale per la sanità e altri settori come i trasporti che non mi sembra diano servizi all'altezza in Campania. Insomma, peggio di così non può andare. Lo hanno capito anche i sindaci che, a differenza del governatore, non disertano gli incontri istituzionali».

Intanto i fondi Fsc sono bloccati dal governo.
«Quei fondi sono già un pezzo di Autonomia ma se non arrivano la colpa è solo di De Luca: con tutte le altre regioni, compreso le rosse, non ci sono stati problemi».

Sabato l'ex premier Conte era a Napoli per promuovere un reddito di cittadinanza regionale: cosa ne pensa?
«Come governo abbiamo previsto il reddito di inclusione, una misura che sta funzionando anche se deve aumentare la connessione di domanda e offerta di lavoro: pensare di tornare al reddito a pioggia non fa bene a nessuno. Intanto a Napoli, con il prefetto e il sindaco, stiamo lavorando ad un progetto per i disoccupati di lunga durata che a breve andrà in porto. Con Manfredi, che è un signore, abbiamo lavorato benissimo mentre De Luca, nonostante sia stato invitato più volte, non si è mai seduto a quel tavolo, né ha mandato qualcuno. Ma le sembra un comportamento istituzionale?». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA