De Luca, ultimatum al governo: «Il Viminale garantisca la sicurezza negli ospedali»

Il governatore dopo gli ultimi episodi di violenza

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Sabato 6 Gennaio 2024, 17:23 - Ultimo agg. 22:56
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Il ministro dell'Interno garantisca la sicurezza negli ospedali. È quanto chiede il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. «L'ultima vicenda di violenza a danno del personale sanitario dei nostri ospedali, che ha interessato per ultimo il San Leonardo di Castellammare, ripropone con urgenza il tema della sicurezza e della tutela per il nostro personale sanitario - spiega in una nota - Facendo seguito alle innumerevoli richieste già avanzate negli anni passati al ministero degli Interni;  ricordando per ultimo quanto richiesto di recente per un episodio di violenza verificatosi nell'ospedale di Giugliano, e che è dovere delle forze dell'ordine del ministero dell'Interno contrastare la violenza e garantire la sicurezza dei cittadini e specificamente degli operatori sanitari negli ospedali come a bordo delle ambulanze del 118, rinnovo al ministero dell'Interno la richiesta di istituire presidi di polizia per lo meno in tutte le strutture nelle quali si sono registrati episodi di aggressione e di violenza. E questa volta mi auguro ci siano risposte concrete e tempi certi di decisione a garanzia del nostro personale».

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«In assenza di decisioni efficaci e tempestive, come purtroppo abbiamo verificato per il passato, non escludiamo decisioni drastiche sull'attività dei presidi dove non sia garantita la sicurezza del nostro personale - sottolinea De Luca - Per quanto riguarda i pronto soccorso, e tante strutture ospedaliere nelle quali ormai si fa a fatica a garantire i turni di lavoro per la drammatica carenza di personale, anche a fronte di ripetuti concorsi andati deserti, comunicheremo nelle prossime ore le richieste ultimative che rivolgiamo al Governo per impedire il crollo delle attività sanitarie pubbliche conseguenti alle mancate decisioni di diretta responsabilità dell'attuale Governo, come di quelli precedenti».

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