Elezioni comunali 2023, il voto in provincia di Napoli: exploit delle liste civiche

Scelti 15 sindaci, tre Comuni al ballottaggio: due donne vincono a Cimitile e San Vitaliano

Alle urne 18 Comuni in provincia di Napoli
Alle urne 18 Comuni in provincia di Napoli
di Francesco Gravetti
Martedì 16 Maggio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 17 Maggio, 07:43
5 Minuti di Lettura

Fatta eccezione per Torre del Greco, Marano e Cercola, i conti delle elezioni comunali si chiudono tutti al primo turno nella Città Metropolitana di Napoli: viene confermata la prevalenza delle liste civiche nei centri più piccoli, ma sia il centrodestra che il centrosinistra riescono a mettere qualche bandierina nei Comuni grandi. Intanto, nonostante fossero soltanto 9 le candidate, due donne ottengono la fascia tricolore. Il dato dell’affluenza migliora sensibilmente rispetto a domenica e si avvicina a quello delle tornate precedenti. Si registrano ancora tentativi di fotografare le schede, prontamente bloccati dai carabinieri.

A Torre del Greco centrosinistra e centrodestra (senza Fratelli d’Italia) vanno al ballottaggio: tra quindici giorni sarà sfida tra Luigi Mennella, appoggiato da Pd, 5Stelle e altri e Ciro Borriello sostenuto da Forza Italia, Udc e civiche. Nella città del corallo il testa a testa è andato avanti a lungo, proprio come a Cercola, dove il ballottaggio riguarda Biagio Rossi e Antonio Silvano. Qui, però, la sfida è tutta interna al centrosinistra perché Rossi è sostenuto dai Cinque Stelle e Silvano dal Pd, con il candidato di centrodestra molto distaccato. Sia a Torre del Greco che a Cercola, comunque, lo spoglio è stato seguito con una certa tensione tutta la notte, perché Mennella a Torre del Greco e Rossi a Cercola hanno coltivato la speranza di farcela già al primo turno. 

Il ballottaggio si fa strada anche a Marano, dove la battaglia tra due settimane sarà tra Matteo Morra (Pd e civiche) e Michele Izzo (civiche), con Stefania Fanelli della sinistra staccata non di molto. Fuori dai giochi il centrodestra, che però si prende Qualiano con Raffaele De Leonardis, mentre il Pd conferma a Quarto l’uscente Luigi Sabino. Sia De Leonardis che Sabino occupavano già la poltrona di primo cittadino: per loro, dunque, una conferma che peraltro era già nei pronostici della vigilia.

E a proposito di pronostici confermati, a Pomigliano la vittoria di Lello Russo è stata netta: l’ultra ottantenne torna a indossare la fascia tricolore per la settima volta, probabilmente un record. Nessun problema per l’ex senatore socialista, che si riprende il posto di sindaco dopo la parentesi del laboratorio Pd- Cinque Stelle durato due anni. 

A Boscoreale Pasquale Di Lauro vince senza simboli di partito, ma aveva dalla sua parte il consigliere regionale dei Dem Mario Casillo. Di Lauro prevale su Francesco Faraone del centrodestra, che era stato vicesindaco con Antonio Diplomatico.

Il centrodestra, però, recupera a Ottaviano, dove Biagio Simonetti supportato da Forza Italia, Fdi e altre civiche batte Ferdinando Federico e le sue civiche. A Grumo Nevano, invece, prevale ancora il Pd con Tammaro Maisto che batte Fiorella Bilancio. A Palma Campania l’affermazione di Nello Donnarumma, sindaco uscente di Fratelli d’Italia non è mai stata in discussione sin dallo spoglio delle prime schede. Le sorprese arrivano dall’area nolana, dove i Comuni al voto erano tutti con meno di 15mila abitanti: a Cicciano prevale Giuseppe Caccavale sul sindaco uscente Giovanni Corrado e San Vitaliano va a casa un altro uscente, Pasquale Raimo, a favore di Anna Rosalia Masi, prima donna sindaco del suo Comune e figlia di Filippo, record italiano di longevità da sindaco con un governo durato ben 56 anni. 

Altra donna, pure lei la prima del suo Comune, è Filomena Balletta, che a Cimitile vince su Massimo Scala. A Scisciano, il piccolo dei centri chiamati al voto, vince Antonio Ambrosino. A Pollena Trocchia resta in carica l’uscente Carlo Esposito, mentre a Sant’Agnello prevale Antonino Coppola. Infine le isole, con Stanislao Verde che vince al primo turno a Forio e Giosi Ferrandino che torna a governare Casamicciola

Video

I numeri sull’affluenza di domenica avevano fatto pensare a una fuga dalle urne, invece ieri alle 15 il dato complessivo dei votanti ha raggiunto quello delle tornate precedenti: 63,04%.

Resta il flop di Marano, dove pure c’erano otto candidati alla carica di sindaco: ha votato poco più della metà degli aventi diritto, peraltro confermando il dato negativo di cinque anni prima, quando non era stato raggiunto il 52%. Il Comune con l’affluenza più alta, invece, è stata Palma Campania, con poco più del 77%, bene anche Cicciano, Scisciano e Cimitile. 

La differenza più alta tra la tornata precedente e quella di ieri si è registrata a Ottaviano, dove ha votato circa il 7% in meno degli aventi diritto e dove, peraltro, il Pd non aveva presentato il simbolo. A Quarto, invece, il trend opposto: nel 2018 aveva votato appena il 46,66%, mentre ieri e l’altro ieri oltre il 60% si è recato alle urne. Anche ieri i carabinieri sono dovuti intervenire per stanare e bloccare elettori che fotografano la scheda all’interno delle urne: a Qualiano i militari impegnati nella vigilanza del seggio nell’istituto scolastico “Santa Chiara”, chiamati dal presidente di seggio, hanno denunciato una 62enne incensurata del posto, sequestrando il cellulare della donna che aveva scattato la foto della propria preferenza. Sempre a Qualiano un 59enne aveva tolto la suoneria ma è stato tradito dal flash: il presidente di seggio ha visto il bagliore proveniente dalla cabina e ha chiamato i carabinieri che hanno sequestrato il cellulare nel quale c’era la foto della scelta appena effettuata. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA