Pd Campania, Peppe Annunziata: «Basta commissari, congresso prima del voto»

«Leggeremo il libro di De Luca e continueremo a sostenere convintamente il Pd»

Peppe Annunziata, segretario della Federazione di Napoli del Pd
Peppe Annunziata, segretario della Federazione di Napoli del Pd
di Adolfo Pappalardo
Sabato 21 Ottobre 2023, 09:00 - Ultimo agg. 18:03
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«Il dibattito sul terzo mandato è un mero esercizio di stile che non appassiona né i militanti, né il sottoscritto. Mi concentrerei invece sul congresso: bisogna tornare al più presto alla normalità», spiega Peppe Annunziata, segretario della Federazione di Napoli, riferendosi al Pd regionale, senza un segretario eletto dal 21 marzo 2022.

Proprio oggi sono 18 mesi esatti che il partito campano è commissariato: non è un vulnus?
«Il commissariamento non deve essere una situazione permanente e gli sforzi di tutti dovrebbero essere finalizzati al ritorno alla normalità nel minor tempo possibile.

Se a questo aggiungiamo che siamo alla vigilia di una stagione politica importante con all'orizzonte le elezioni europee e le amministrative sempre più vicine, con tanti comuni importanti chiamati alle urne, pensare di affrontare queste sfide elettorali senza aver chiuso il commissariamento significa davvero volerci far del male da soli».

L'altro giorno c'è stato un vertice tra voi quattro segretari provinciali favorevoli al congresso e il commissario Misiani. Da quanto è trapelato c'era un accordo di massima. Poi tutto è rimasto congelato: cosa è successo?
«Abbiamo con grande serenità affrontato questo nodo con gli altri segretari provinciali e in piena armonia con il commissario Misiani, ritenendo come il percorso tracciato e ribadito da lui anche in occasione della Festa dell'Unità alle Terme di Agnano sia condivisibile e corretto».

Quindi inizio anno, conferma?
«Sì, senza alcun dubbio».

Si parlava di un braccio di ferro con voi pronti a disertare o comunque a non impegnarvi a dovere per la manifestazione nazionale dell'11 novembre contro il governo voluta dalla Schlein.
«Io stesso ci sarò, ci mancherebbe, e con tutti i segretari di circolo stiamo organizzando la mobilitazione per Roma. Entro lunedì ci comunicheranno le adesioni dei militanti e prenoteremo i bus».

Inutile girarci attorno: il congresso è legato al nodo del terzo mandato di De Luca alla Regione. Cosa ne pensa della sua ricandidatura ma, soprattutto, non sarebbe il caso di slegare le due cose altrimenti non se ne esce più?
«In questo momento il Pd è concentrato sui temi: sulla partecipazione e su come far crescere il partito. Il terzo mandato al momento è un esercizio di stile che non appassiona né me e nemmeno gli iscritti. A noi interessano i risultati che stiamo ottenendo e i progetti che stiamo portando avanti. Il Pd è il primo partito di maggioranza in Regione e grazie al prezioso contributo dei nostri consiglieri tanti progetti per Napoli e per tutta la Campania sono diventati o stanno per diventare realtà. Penso alle politiche a favore delle famiglie più deboli, alle azioni di sostegno per le vittime di violenza, al trasporto scolastico gratuito, alla forte azione per il risanamento ambientale e il miglioramento delle politiche sanitarie. Certo la strada è ancora lunga, ma stiamo rispondendo con i fatti».

Lei è un segretario di Federazione di una città importante, un autorevole dirigente del Pd quindi: dica la verità, non le fanno un po' male gli attacchi ad alzo zero del governatore che se la prende indistintamente con tutti i dirigenti dem?
«Sembra che solo oggi scopriamo De Luca eppure il suo registro comunicativo è noto. Interpretiamo le sue esortazioni come sprono, ma tutte le nostre energie sono finalizzate a riannodare i fili della comunità democratica, a far crescere la partecipazione degli iscritti e simpatizzati con il fine esclusivo di far crescere il partito e renderlo sempre più una comunità forte e aggregante. Domenica saremo a Caivano e nelle prossime settimane lanceremo una iniziativa politica in ogni municipalità di Napoli».

Del tipo?
«In ogni Municipalità allestiremo un gazebo informativo per raccontare il lavoro fatto in questi primi due anni dal sindaco Manfredi. Siamo pronti ad accogliere militanti o cittadini per ascoltare anche eventuali critiche o malumori».

Teme che l'uscita del libro, martedì, possa creare ulteriori fratture nel Pd campano?
«Non ne conosco i contenuti e quindi non commento. Gli auguriamo il successo editoriale che si aspetta».

Eppure il titolo, Nonostante il Pd, è tutto un programma se annuncia attacchi al suo partito.
«Leggeremo. Noi intanto continueremo a sostenere convintamente il Pd». 

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