Elezioni provinciali in Campania, vince De Luca: messaggio alla Schlein

Il governatore sbaraglia Pd e M5S e punta al terzo mandato

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
di Adolfo Pappalardo
Sabato 23 Dicembre 2023, 08:00 - Ultimo agg. 17:03
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Non è il voto popolare certo ma solo quello ponderato. Ma, inutile negarlo, nel voto delle provinciali di Caserta e Salerno l'area deluchiana riesce, da sola, a mettere ko tutti. Non solo il centrodestra ma, nel caso di Terra di lavoro dieci giorni fa, anche il gruppo Pd-M5S. Una vittoria a cappotto che è un record da quando la riforma Delrio ha introdotto per le province l'elezione di secondo livello. Ed ora qualcuno inizia ad ipotizzare che questo scenario possa essere il prologo delle prossime regionali. Con Vincenzo De Luca che, a meno di una norma nazionale ancora da varare che blocchi espressamente il terzo mandato per i governatori, si candiderà contro tutto e tutti. D'altronde, lo sanno tutti, lui è deciso. Decisissimo a buttarsi a capofitto in questa sfida. Anche contro il suo partito, il Pd, che a livello nazionale non ne vuole sapere. 

E tanto per gradire, due sere fa, l'ex sindaco di Salerno ha stupito il suo stesso staff a Santa Lucia con la richiesta di un video di cui aveva già ideato la sceneggiatura: due minuti appena in cui sbeffeggia il Pd e il centrodestra.

Non una parola ma una colonna diversificata: il «Requiem» di Mozart come sottofondo per la due giorni «Next generation» della Schlein e «La società dei magnaccioni» di Lando Fiorini per la kermesse di Atreju di Giorgia Meloni. A chiudere invece scorre il testo di «Povera Patria» di Battiato.

Una clip in cui De Luca non solo si scaglia contro centrosinistra e centrodestra indistintamente ma fa intendere che lui è sideralmente lontano dai partiti. Dai loro riti e dalle loro strategie. Che poi è il classico refrain che porta avanti esattamente da un trentennio e sinora, elettoralmente parlando, gli ha dato sempre ragione. Prima nella sua Salerno, poi alla Regione: a vincere non sono i partiti, considerati dal nostro meri orpelli, ma solo De Luca capace di aggregare non solo i moderati ma anche i voti del centrodestra. Strategia che metterà in pratica anche questa volta: scendere in campo contro tutti perché alla fine i risultati gli daranno ragione. Specie se non ci saranno alternative valide a destra come a sinistra e se, come sta facendo, in questi mesi sta tessendo la sua rete di consenso tra gli amministratori sparsi sul territorio.

Altrimenti come spiegare l'episodio di Caserta dove Giovanni Zannini, consigliere regionale centrista e fedelissimo del governatore, riesce a far eleggere, da solo, ben 8 consiglieri diventando praticamente maggioranza per il presidente di centrodestra Giorgio Magliocca. «I partiti sono finiti, conta solo il civismo che riesce a compattarsi grazie alla forza di aggregazione di De Luca», ha spiegato candidamente il consigliere regionale: condannare il campo largo Pd-M5S alla sconfitta con appena tre consiglieri eletti. Una vittoria schiacciante contro la Schlein ed il centrodestra di governo. Quest'ultimo pure in minoranza con appena tre consiglieri tra Lega ed Fdi. Uno schema squisitamente deluchiano la cui direzione d'orchestra rimane nelle mani del governatore stesso: ergersi a unica forza politica vincente in Campania.

Come a Salerno dove, due sere fa, pure si registra il cappotto: al centrodestra appena 4 consiglieri. Dall'altro lato il Pd, che a Salerno è da sempre a stretta osservanza deluchiana, con ben 8 consiglieri, due con la civica del governatore Campania Libera, uno del Psi e uno della lista La Provincia di tutti, diretta emanazione del presidente turbodeluchiano Franco Alfieri. In totale 12 consiglieri contro 4. Insomma tra Caserta e Salerno a toccare palla è solo l'area del governatore che sconfigge sonoramente tutti gli altri. «Questo importante risultato è l'ennesima conferma di quanto il nostro partito sia radicato in tutta a Salerno. I nostri amministratori sono vicini alla gente, concentrati sull'azione amministrativa, capaci di risolvere problemi e creare sviluppo anche grazie alla sinergia istituzionale con la Regione guidata dal presidente Vincenzo De Luca», commenta non a caso Enzo Luciano, segretario dem salernitano. 

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E con questa sinergia, questa rete da rimpolpare con il consenso dei cittadini, De Luca conta di correre per il suo terzo mandato. Non mettendosi necessariamente contro il Pd ma facendo trovare il partito davanti a cose già fatte. Nel frattempo Clemente Mastella, dopo aver conquistato la metà dei consiglieri alle Provinciali di Benevento, alza il tiro con Pd e governatore (come fece già alla Regionali del 2020): «Siamo disponibili al dialogo, ma non possiamo andare avanti all'infinito. Senza alleanza di natura politica annuncio che mi candido alla presidenza della giunta regionale della Campania con il mio movimento allargato a un'area moderata di centro alla quale comincerò a lavorare da gennaio». 

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