De Luca risponde a Schlein: «Grazie a me il Pd ogni tanto vince»

Il segretario del Pd ieri a Napoli aveva dichiarato che avrebbe titolato il libro del governatore 'Grazie al Pd'

Vincenzo De Luca e Matteo Renzi
Vincenzo De Luca e Matteo Renzi
Sabato 2 Dicembre 2023, 13:41 - Ultimo agg. 14:17
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Vincenzo De Luca risponde al segretario del Pd Elly Schlein che ieri a Napoli ha detto che avrebbe titolato il libro del governatore 'Grazie al Pd' e non, come è stato fatto, 'Nonostante il Pd'. «Io ne darei un altro, di titolo: grazie a De Luca, grazie al quale anche il Pd vince qualche volta», ha replicato oggi De Luca alla giornata de Il Riformista. 

Definisce il Pd il «più grande alleato della Meloni, una sua assicurazione per la vita» e mette in chiaro che nel partito è lui «l'unico rinnovatore, sono un uomo libero» ha aggiunto De Luca. «La mia polemica con Elena Schlein è il non aver risposto ad una domanda: chi ha la responsabilità del disastro elettorale di un anno fa e di avere consegnato l'Italia a questi governanti, non può non partire da una operazione verità». «Oggi dietro a lei ci sono tutti i capi corrente, tutti quelli che stavano nel governo e li vedo passeggiare sulla scena politica come turisti svedesi - ha aggiunto - il che mi porta a ritenere che l'unico rinnovatore del Pd sono io.

Invece puoi anche essere un grande esponente di 'ciucciarià ma siccome hai la casella correntizia da riempire...».

«Terzo mandato da governatore, europee o segretario Pd? Il massimo della mia aspirazione per il futuro è innanzitutto una buona condizione di salute. Per il resto teniamo aperti tutti gli scenari, perché autolimitarci?». Quindi Vincenzo de Luca risponde così, con una battuta, a chi gli chiede dei suoi progetti per il futuro. Intervistato da Augusto Minzolini, ribadisce che «questa del terzo mandato è un'altra delle imbecillità più grandi che abbiamo in Italia».

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«Si discute dell'elezione diretta del presidente del Consiglio, sul dare la parola ai cittadini, e poi sui presidenti di Regione la togliamo. Si può essere così dementi? - sottolinea - Per me può essere eccessivo anche un solo mandato se sei un'idiota, ma se devi completare un programma nell'interesse della comunità, chi deve decidere? Qualche anima morta a Roma o i cittadini campani? Io dico sommessamente che decidono i cittadini campani». 

Presente all'evento anche l'ex premier Matteo Renzi«L'elezione diretta del premier è una battaglia che noi abbiamo fatto da anni e continueremo a fare. Ho l'impressione che non abbiano i numeri nemmeno nella maggioranza» ha detto. «Quando Gianni Letta dice le cose che dice dà un segnale di allarme - sottolinea- Io credo che anche questa finirà come la riforma Nordio, come il pos o tutte le grandi riforme che Giorgia Meloni ha annunciato, perfette per fare un post su Instagram. Anche sul premierato finirà con un nulla di fatto, a tarallucci e vino». 

«La Meloni è la più brava influencer di questo paese, Chiara Ferragni scansate» ha detto il leader di Italia Viva. «Giorgia Meloni è la influencer numero uno del paese, fa dei post incredibilmente fatti bene - ha sottolineato - il problema non è quello che scrive su twitter, il problema è che non scrive una cosa in Gazzetta ufficiale».

«Firenze è la città meno adatta a ospitare i sovranisti, perché per definizione è la città più universale, che da sempre deve il suo successo e i suoi soldi al fatto di essere al centro di commerci internazionali. L'idea che Salvini porti i leader sovranisti lì significa che nonostante le frequentazioni familiari di Firenze non ci ha capito nulla» ha aggiunto Renzi. «Non è una novità. Salvini e Firenze hanno un rapporto complicato - ha sottolineato - Sull'ordine pubblico ho piena fiducia nella piena collaborazione degli organizzatori e delle forze dell'ordine e della prefettura, del questore e di tutti gli altri. Quello che un pò colpisce è che se noi facciamo i sovranisti l'Italia muore, l'Italia è per definizione un paese che ha bisogno della globalizzazione, lo hanno capito tutti e lo capirà anche Salvini prima o poi». 

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