Il ministro Raffaele Fitto ha inviato oggi una lettera ai sindaci campani sulla programmazione dei fondi nazionali della politica di coesione, in risposta anche alla manifestazione tenuta lo scorso 16 febbraio a Roma. «L'erogazione delle risorse non poteva avvenire senza la previa acquisizione della lista completa degli interventi», afferma Fitto che spiega di aver chiesto i documenti, arrivati solo ieri: «La Regione era chiaramente inadempiente, e non il governo. Paradossalmente, sarebbe stato più opportuno che i sindaci, quel giorno, si fossero riuniti a Napoli per sollecitare la Regione ad inviare al governo la documentazione».
«Questa mattina - ha dichiarato poi il ministro Fitto - ho inviato a tutti i sindaci campani una lettera che ha ad oggetto la programmazione dei fondi nazionali della politica di coesione della Regione Campania.
L'attacco al governatore Vincenzo De Luca è frontale: «Confermo - ha concluso il ministro Fitto - l'impegno del governo a fare tutto il necessario per venire incontro alle esigenze dei territori, ed a procedere, anche in Campania come sta avvenendo con tutte le altre Regioni, alla definizione degli Accordi per la Coesione».
Nella lettera inviata a tutti i sindaci campani Fitto spiega che la Regione ha individuato 367 interventi da completare per 242 comuni. L'imputazione delle risorse per il territorio campano - ricorda - è «pari a 5,9 miliardi di euro FSC e non è stata mai messa in discussione».
«Ennesimo falso ed ennesima iniziativa diffamatoria del ministro Fitto nei confronti della Regione Campania. I Fondi Fsc sono bloccati da un anno e mezzo» affermano, in una nota, le Autorità di Gestione della Regione Campania che definiscono «totalmente falsa, offensiva e gravemente diffamatoria la lettera, indirizzata in data odierna a tutti i Comuni della Campania, con la quale il Ministro per la Coesione attribuisce agli uffici regionali il ritardo nello sblocco delle risorse del Fondo complementare destinate alla Regione».