Licenziamenti gruppo Serapide, la protesta di Fp Cisl e Fials davanti alla Regione

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Martedì 22 Febbraio 2022, 11:27 - Ultimo agg. 16:11
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Manifestazione questa mattina a Napoli davanti alla sede della Regione Campania, organizzata dalla funzione pubblica Cisl della Campania e di Napoli e dalla Fials, per chiedere al governo di palazzo Santa Lucia che venga scongiurato il rischio di 41 licenziamenti all'interno del gruppo Serapide, che si occupa di assistenza ai malati con problemi psichiatrici, autistici e riabilitativi.

«Ottanta pazienti fragili - ha affermato il leader regionale della Fp Cisl, Lorenzo Medici - sono stati scaricati dalla asl Napoli 2 Nord che ha chiuso le strutture che li ospitavano e non offrendo alcuna alternativa di cura. Quanto sta accadendo è sintomatico di come viene gestita la sanità in Campania, dove la parola programmazione è gravemente assente. Lasciare senza continuità assistenziale malati psichiatrici, denota un vero cinismo istituzionale che lascia le famiglie coinvolte nello sgomento». «Per non parlare - ha aggiunto Medici - dei 41 licenziamenti generati e sicuramente evitabili con una gestione più attenta.

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Il Direttore Amministrativo dell'asl Napoli 2 Nord, dottor Balivo, sembra più impegnato a stigmatizzare i sindacalisti della Cisl per aver protestato in occasione della presenza del presidente De Luca all'ospedale Santa Maria delle Grazie che a trovare soluzioni. È giusto il caso di ricordare che l'area della riabilitazione in Campania è affidata quasi in regime di monopolio, per l'80 per cento, in mano ai privati che fatturano 800 milioni di euro». «La Cisl da tempo - ha concluso Medici - invoca una reinternalizzazione dei servizi per garantire una gestione pubblica che impedisca di usare lavoratori e pazienti come scudi umani nella guerra continua tra l'asl e gli imprenditori del settore a colpi di carta bollata che nulla hanno a che vedere con il diritto alla salute.

La Cisl eserciterà ogni azione utile per tutelare i lavoratori e il diritto alla salute di questi pazienti».

In piazza a sostenere la lotta degli addetti il leader regionale della FP Cisl Lorenzo Medici. «E’ arrivato il tempo – ha sostenuto Medici – di reinternalizzare alcuni servizi sanitari, come la riabilitazione, la psichiatria, la cura per i post ictati. L’80% di queste prestazioni è in mano ai privati, e fruttano un utile di 800 milioni di euro all’anno. Bisogna dire basta ai padroncini, che continuano a fare il bello e il cattivo tempo sulle spalle dei lavoratori e degli stessi pazienti, riportando al pubblico queste attività e potenziando il personale invece di lasciarlo alla mercè dei pochi che gestiscono il comparto. E’ la nuova frontiera di lotta che porteremo avanti, auspicando nel frattempo che questa vicenda si concluda nel migliore dei modi, visto che esistono tutte le condizioni per farlo».

Il segretario generale della Funzione Pubblica Cisl si riferisce alla disponibilità espressa dalla società capogruppo di voler avviare 3 nuove strutture (Horus, Villaricca Riabilitazione e Via Campania 223) con oltre 80 posti letto complessivi, sufficienti a ricollocare il personale alla prese con la scadenza del 24, evitando pesanti disagi ai malati disabili, altrimenti impossibilitati ad effettuare terapie riabilitative senza l’assistenza familiare in loco.

L’Asl Na/2, competente per territorio, non ha ancora completato la procedura per gli accreditamenti e l’autorizzazione alle nuove strutture, per cui sui 41 componenti del personale sanitario pende ancora la spada di Damocle del licenziamento. Per evitarlo, Fp Cisl e Fials hanno chiesto di essere ricevuti dalla Giunta. Ma hanno atteso vanamente dalle 9,30 alle 14,30 senza che nessuno si sia degnato di convocarli. «Il presidente De Luca – ha detto il capodelegazione Fulvio Pacca – ha preferito incontrare miss Italia anziché 41 persone che rischiano di perdere il posto e di andare sul lastrico assieme alle loro famiglie».

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