Maurizio Landini a Napoli: «Morti sul lavoro, è emergenza in Campania»

Il cahier de doléances del segretario Cgil nella sua tappa napoletana di avvicinamento alla manifestazione nazionale del 7 ottobre

Maurizio Landini con Nicola Ricci e Luana Di Tuoro
Maurizio Landini con Nicola Ricci e Luana Di Tuoro
di Dario De Martino
Venerdì 22 Settembre 2023, 11:00
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L'emergenza dei salari troppo bassi, una politica fiscale che aumenti il netto in busta paga, la necessità di combattere il lavoro precario. Ma anche l'assenza di politiche per il lavoro di fronte al taglio del reddito di cittadinanza e il secco «no» alla modifica della Costituzione per l'autonomia differenziata che «rischia di penalizzare ancora di più il Sud». Ecco il cahier de doléances di Maurizio Landini nella sua tappa napoletana di avvicinamento alla manifestazione nazionale del 7 ottobre. Da Città della Scienza a Bagnoli alla Kimbo di Melito fino a Pomigliano d'Arco per il primo giorno della manifestazione Fiom in festa Napoli: questa la giornata del segretario della Cgil che poi snocciola, nelle varie tappe, i nodi legati alla mancanza di lavoro e ai salari bassi. Temi, così come quello dell'autonomia differenziata, particolarmente sentiti al Sud e quindi nella sua capitale, Napoli. 

L'appuntamento napoletano fa parte della strada, ribattezzata dalla Cgil La via maestra, che accompagnerà alla manifestazione nazionale in difesa della Costituzione promossa dal sindacato. Un percorso che il segretario nazionale sta attraversando in un lungo viaggio per l'Italia perché «il messaggio che vogliamo mandare è quello di ascoltare ed essere più vicini ai bisogni delle persone». La manifestazione del 7 ottobre sarà in difesa della Costituzione «perché non condividiamo la scelta del governo di modificare la Costituzione e di introdurre l'autonomia differenziata. Non è quello di cui abbiamo bisogno. Il nostro Paese - ha spiegato Landini - è già abbastanza diviso e il Mezzogiorno sta pagando prezzi molto pesanti». Nel corso della visita napoletana non è mancato un riferimento al reddito di cittadinanza: «Il lavoro non si crea dalla mattina alla sera, non sono state attivate nuove politiche per il lavoro o fatti investimenti. Per fare cassa è stato tagliato il Reddito di cittadinanza a gente che è povera, senza aver costruito opportunità di lavoro». Un tema su cui si è soffermato anche il segretario generale di Napoli e Campania Nicola Ricci: «Ciò che sta succedendo dopo il taglio al Reddito di cittadinanza e la diffusione della precarietà testimonia l'inadeguatezza degli interventi del governo Meloni.

Pensiamo che quella dell'assegno di inclusione sia una misura insufficiente. Domanda e offerta di lavoro ancora non si incrociano, precarietà e part-time continuano a caratterizzare il mercato del lavoro in Campania». Il tutto in un quadro di rapporti col Governo che Landini descrive come «pessimi». Se non dovesse esserci un cambio di rotta, ad esempio sulla legge di Bilancio, non è esclusa «una mobilitazione generale», ribadisce. 

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Ma le partite da affrontare sono tante. Nel suo percorso tra i territori, e in particolare dagli incontri di Napoli, Landini ha percepito «una domanda di cambiamento delle politiche economiche e sociali del governo, a partire dall'emergenza salariale che è ormai sotto gli occhi di tutti. Bisogna intervenire sul fisco con una riforma seria, che combatta l'evasione e che aumenti il netto in busta paga. Non è più sopportabile il livello di precarietà che c'è nel lavoro e che colpisce in particolare le nuove generazioni, c'è bisogno non di allargarla, come è stato fatto in tutti questi anni, ma di invertire seccamente questa tendenza». Ma non solo politica economica. Landini evidenzia anche la necessità di interventi di welfare: «Emerge il problema della sanità e della scuola che hanno necessità di investimenti seri». Infine Landini si è soffermato sull'emergenza dei morti sul lavoro che nell'ultimo periodo ha visto la Campania protagonista in negativo: «Il modello di funzionamento attuale non va bene - dice Landini - C'è bisogno, come ha detto con grande autorevolezza il presidente della Repubblica, di fare molto di più e di diverso da quello che è stato fatto». Tappa finale della giornata di Landini è stata Pomigliano per il primo giorno della manifestazione Fiom in festa Napoli. Appuntamento in cui il segretario generale della Fiom Michele De Palma ha chiarito: «Fiom, Fim e Uilm non hanno delegato il ministro Urso a fare la trattativa per noi con Stellantis, ma siamo noi sindacati che vogliamo fare una trattativa con l'azienda al ministero per il mantenimento dell'occupazione, le missioni produttive per tutti gli stabilimenti, e una rigenerazione della forza lavoro». 

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