Policlinici, la Cisl Fp denuncia: «Settecento posti letto e due pronto soccorso fermi in Campania»

«Se non si definiscono i protocolli restano inutilizzabili la metà dei 1.400 posti letto in dotazione ai policlinci della Federico II e della Vanvitelli»

Policlinico di Napoli
Policlinico di Napoli
Martedì 19 Dicembre 2023, 13:40
3 Minuti di Lettura

«Siamo al primo anniversario dall’entrata in vigore della legge regionale di bilancio 2023 che ha dato il via libera all’adozione del modello aziendale unico da parte dei policlinici Federico II e Vanvitelli, stabilendo sei mesi di tempo per la stipula dei relativi protocolli di intesa. Ne sono passati 12, ma niente è successo. Non vorremmo che ancora una volta la burocrazia si metta di trasverso e freni una norma che il Consiglio regionale della Campania, su nostre reiterate sollecitazioni, ha approvato. Esprimemmo, e ribadiamo, l’apprezzamento per la scelta fatta. Ma ora chiediamo che si proceda subito, per evitare conseguenze gravissime sul sistema sanitario».

Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica, rivolge un appello alla giunta affinchè si chiuda subito una vicenda che si perde nella notte dei tempi, visto ci sono voluti 30 anni per trasformare i due Policlinici di Napoli in aziende ospedaliere universitarie in attuazione del decreto legislativo 502.

«Se non si definiscono i protocolli ricorda Medici restano inutilizzabili la metà dei 1400 posti letto in dotazione alle due strutture di cui 858 alla Federico II e 503 alla Vanvitelli e i 2 pronto soccorso previsti. Stante la precarietà in cui versa il settore, sono lussi che nessuno si può permettere, a maggior ragione in Campania, dove scontiamo una drammatica carenza di personale e di servizi di degenza ed emergenza-urgenza.

Il mancato completamento del percorso burocratico ha anche limitato al 25% la sostituzione del personale per turnover e crea sofferenza agli attuali addetti sull’inquadramento. Insomma conclude il segretario generale è una situazione che rasenta la farsa, perchè ancora una volta in un’area metropolitana così importante, che ha solo 9 mila posti letto per 3 milioni di abitanti, quota enormemente insoddisfacente rispetto ai bisogni, molti di essi stanno solo sulla carta. Danno e beffa insostenibili. Perciò chiediamo alla Regione di intervenire e porre fine una volta e per tutte a questo stillicidio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA