Teatro Mercadante di Napoli, patto tra sindaco e ministro: «I soldi? Li diamo noi»

L’accordo per salvare la stagione: «Pronti un milione e mezzo per il rilancio»

Gaetano Manfredi con Gennaro Sangiuliano
Gaetano Manfredi con Gennaro Sangiuliano
di Luigi Roano
Giovedì 20 Aprile 2023, 23:00 - Ultimo agg. 21 Aprile, 18:00
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Non perde la calma anzi la predica il sindaco Gaetano Manfredi sulla vicenda del taglio al Mercadante di 2 milioni da parte della Regione, stessa cifra azzerata al San Carlo. Ma a chi gli chiede se le scelte del presidente Vincenzo De Luca dipendano dal non essere organico al governatore tira fuori gli artigli l’ex rettore: «Io non sono organico a nessuno solo a me stesso e difendo la città».

Sulla scelta di De Luca di mantenere inalterati i finanziamenti su Salerno per quello che riguarda il teatro Verdi che prende 1,5 milioni e Luci d’artista 2 - vale a dire i finanziamenti tagliati ai due teatri di Napoli inquadra così la questione: «Mi auguro - dice il sindaco - che da parte della Regione ci sia un ripensamento e che possa contribuire ulteriormente sul Mercadante.

Evidentemente si considera più importante finanziare altre istituzioni, ma dovete fare - dice rivolgendosi ai giornalisti - questa domanda al presidente della Regione». 

Non finisce qui la riflessione dell’ex rettore che lancia la sfida alla politica, al suo campo, ma non solo. Manfredi non vuole dare l’impressione di guidare un ente messo sotto scacco e poco reattivo: «Che fa il Comune? Il Comune risponde impegnandosi e salvaguardando le Istituzioni della città. Insieme alla Città metropolitana copriremo in parte i fondi. In Regione ci sono tante esponenti politici della città, tante forze politiche della città credo che questo dibattito deve essere un dibattito a cui non deve partecipare solo il Comune». In questo contesto fa sentire la sua voce il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Siamo al lavoro con il massimo impegno per trovare i fondi aggiuntivi da destinare al Teatro Mercadante, per supplire, in tutto o in parte, al taglio effettuato dalla Regione Campania. Si tratta di un’operazione complessa, perché le risorse sono già programmate, ma contiamo di intervenire per scongiurare la sospensione della rassegna Pompei Theatrum Mundi e il rallentamento delle attività dello stesso Mercadante». 

Parola ancora al sindaco. Questa volta sui criteri con i quali De Luca ha assegnato i fondi Poc: «Non lo conosco nemmeno io il criterio, mi state raccontando voi che in passato con Caldoro c’era un tavolo di partenariato. Da quando sono sindaco questo tavolo mai si è riunito ma mi auguro che in futuro si faccia». Un tema caldo tanto che Manfredi chiama a raccolta tutte le forze della città, ovvero i partiti politici e le Istituzioni. «Sono soldi della Regione. Nemmeno io so - racconta Manfredi - quali criteri si utilizzano per assegnare i fondi. Io so solo che quando devo prendere una decisione mi confronto con la giunta e con il Consiglio comunale. Così penso che anche De Luca si confronti con i consiglieri regionali». 

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Manfredi a proposito di Istituzioni rivela: «Ho sentito il ministro Sangiuliano e oggi saremo insieme a Parigi, sarà un’occasione per poter fare una riflessione su questi temi con il Governo. Mi auguro e sono sicuro come ha detto il ministro che ci darà una mano». Dal ministero trapela che si sta lavorando per la provvista finanziaria del Mercadante e la cifra che dovrebbe arrivare dal Mic sarebbe di mezzo milione. Che sommati a quelli di Comune e Città metropolitana fanno 1,5 milioni quindi sarebbero a questo punti recuperati tre quarti dei finanziamenti tagliati. Ma Manfredi chiarisce come stanno le cose per gli spettacoli che si dovevano tenere a Pompei al momento sospesi. «Dobbiamo distinguere eventi straordinari come Pompei, una programmazione importante che non fa parte però del corpus del teatro. Noi invece dobbiamo garantire la continuità del Mercadante per mantenere i requisiti e lo status di teatro Stabile. Dobbiamo avere Enti che hanno rilievo nazionale in Campania ce ne sono pochi e dobbiamo salvaguardarli. Non dobbiamo avere nervosismo ma agire nell’interesse della città e delle istituzioni della città, ci vogliono grande responsabilità e fermezza e mi auguro che questa situazione possa trovare una ricomposizione con l’impegno da parte di tutte le Istituzioni coinvolte».  

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