Vesuvio, il Parco ostaggio dei veti: bocciata la Regione, torna il commissario

Il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar che a fine marzo aveva accolto il ricorso della Regione

Raffaele De Luca
Raffaele De Luca
di Francesca Mari
Venerdì 28 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 29 Aprile, 08:21
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Nella bagarre infinita tra il ministero dell'Ambiente e la Regione per la nomina dei presidenti dei parchi nazionali del Cilento e del Vesuvio, quest'ultimo sembra avere la peggio. Dopo il balletto tra ricorsi e dispetti, mentre il Cilento avrà a breve il suo presidente, Giuseppe Coccorullo, indicato da Fratelli d'Italia e scelto dal governatore Vincenzo De Luca dalla terna proposta dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, per il Vesuvio, come nel più classico gioco dell'oca, si torna alla casella di partenza.

Dopo essere stato sospeso per ben due volte, Raffaele De Luca, sindaco di Trecase, è tornato al suo posto di commissario perché il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar che a fine marzo aveva accolto il ricorso della Regione.

Il Consiglio di Stato si è riservato di discutere nel merito il prossimo 10 maggio. Sarà Raffaele De Luca, quindi, ad approvare entro il 30 aprile il bilancio consuntivo.

Tuttavia, per dare al parco del Vesuvio un nuovo presidente bisogna aspettare e rifare l'intera procedura. Anna Aurelio, la docente di inglese che De Luca, per un dispetto al ministro, aveva scelto dalla terna indicata da Pichetto Fratin su suggerimento di Forza Italia, ha infatti tolto il disturbo e ha rifiutato l'incarico. Si riparte da zero, insomma. Il ministro sta lavorando a una nuova terna da sottoporre al presidente De Luca, sperando che non ci siano altre sorprese.

Una vicenda controversa e faziosa che va a avanti da quattro mesi, per comprendere la quale è necessario fare qualche passo indietro. Allo scadere del mandato (il 31 dicembre scorso) dell'ex presidente Agostino Casillo, il ministro Fratin aveva nominato commissario Raffaele De Luca, una sorta di presidente in pectore. Ma tre settimana dopo l'insediamento, la Regione presentò ricorso al Tar per un vizio di forma: il ministero aveva nominato il commissario senza un confronto con la Regione. Successivamente Pichetto Fratin, seguendo le procedure, sottopose al governatore De Luca una terna di nomi: il sindaco di Trecase Raffaele De Luca, l'avvocato Mario Angelino e la docente Anna Aurelio, tutti di Forza Italia. Il governatore, sparigliando, scelse la Aurelio, un nome chiaramente inserito nella terna come riempitivo. A metà marzo si scoprì che la nomina della Aurelio doveva essere sottoposta al parere delle commissioni parlamentari all'Ambiente. A quel puntò Pichetto Fratin prorogò De Luca come commissario fino a fine aprile.

Ma il 30 marzo, dopo un'altra contromossa della Regione, il Tar accolse il ricorso per la sospensiva del commissario, motivo per cui Raffaele De Luca uscì nuovamente di scena. Infine, l'ultima puntata della telenovela: il 18 aprile il Consiglio di Stato ha riammesso il sindaco di Trecase che, quasi sicuramente, resterà commissario almeno fino al 10 maggio quando ci sarà la discussione nel merito della sentenza del Tar. Nel frattempo, la decisione di Anna Aurelio di rinunciare all'incarico ha aperto un nuovo scenario. Ora il ministero è al lavoro per una nuova terna che sarà sottoposta al presidente De Luca. L'auspicio è che finisca questo assurdo balletto di veti e ricorsi che si sta consumando sul parco nazionale del Vesuvio. 

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