Non c'era Vincenzo De Luca ma c'era il figlio Piero. E il deputato Dem si è pure intrattenuto a parlare con la segretaria Elly Schlein. Segnali di apertura al dialogo, si dice tra i denti tra i Dem campani, anche se la condizione posta dai riformisti campani è quella della fine del commissariamento e del partito in Campania e lo svolgimento del congresso. Questo, e non è poco, è quanto hanno portato a casa da Cesena gli esponenti campani dell'area che ha sostenuto Bonaccini alle ultime primarie.
Già venerdì sera Piero De Luca ha avuto modo di scambiare due chiacchiere con la segreteria Elly Schlein.
E a tessere la tela del rapporto tra il governatore emiliano e il gruppo guidato dai consiglieri regionali campani è il sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro. Non è passata inosservata una storia pubblicata su Instagram da Bruna Fiola: la foto insieme a Decaro e la bandiera europea, a ricordare le elezioni in avvicinamento. «È stata una bellissima due giorni, piena di contenuti da cui è emersa la necessità per il Pd di guardare di più al Sud. E poi si è parlato di un partito unito e più inclusivo. Uno sforzo importante recepito anche della segretaria Schlein», dice invece Massimiliano Manfredi. L'augurio del fratello del sindaco è che «questo stesso spirito ci porti a superare, come già avvenuto a Napoli, i problemi che ci sono nel partito in Campania. In vista delle europee c'è bisogno di un Pd in cui tutti possano sentirsi a casa». La vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, invece, ha evidenziato nel suo intervento dal palco: «Avere una linea politica chiara e netta può appartenere a tutti i partiti, grandi o piccoli. Ma non c'è partito grande, capace di affrontare il tempo, che non sia segnato e attraversato dal pluralismo».