Napoli Porta Est, oggi l’ok: i paletti di Manfredi frenano la Regione

Si riunisce la conferenza dei servizi: a De Luca concessi 60mila metri quadri

Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi
Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi
di Luigi Roano
Giovedì 9 Marzo 2023, 23:45 - Ultimo agg. 10 Marzo, 16:04
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«È riconosciuto alla Regione un fabbisogno di 60mila metri quadrati di superficie lorda di pavimento, ma che non deve impattare sulla realizzazione dell’infrastruttura». Questo uno dei passaggi dell’Accordo di programma quadro per il progetto Porta est che finalmente oggi - a distanza di un anno - arriva in Conferenza dei servizi per essere siglato anche dal Comune. Cosa significa? Il governatore Vincenzo De Luca mantiene un’opzione sul sogno di costruire una cittadella dei servizi dell’Ente di Santa Lucia, ma molto difficilmente si farà nell’ex Scalo merci delle Fs al corso Lucci che - attraverso Sistemi urbani - è promotrice di Porta est. Perché o si fanno le infrastrutture che in estrema sintesi sono una bretella che dall’uscita della A3 porta dritta nell’ex Scalo merci che diventerà terminal di bus e parcheggio, l’interramento del fascio dei binari della Circumvesuviana a Porta Nolana e quote di edilizia commerciale e non per rendere quel posto autenticamente urbanizzato; oppure il palazzotto della Regione cioè una nuova marea di uffici, un doppione del Centro direzionale, che dista appena 200 metri.

Il secondo punto qualificante dell’Accordo è quello che vede rispettare tutto quanto stabilito dal Consiglio comunale: ovvero la Variante orientale al Prg. Fortemente voluta dal sindaco Gaetano Manfredi e firmata dall’assessore all’Urbanistica e vicesindaca Laura Lieto.

Variante orientale che ha come perno dello sviluppo della zona est il Centro direzionale. «Porta est e il Centro direzionale - dice sempre il sindaco - sono la stessa cosa, anzi la cittadella dei grattacieli è il luogo dove sviluppare Porta est». Una Variante con la quale si è provveduto a dare anche nuovi usi al grattacieli della city napoletana. 

La conferenza dei servizi dovrebbe tenersi intorno alle 12 proprio al Centro direzionale, per il Comune parteciperà il dirigente dell’ufficio Urbanistica Andrea Ceudech che dovrà badare solo a una cosa: ovvero che Regione e Sistemi urbani in qualche modo non esondino dal dettato urbanistico che è prerogativa assoluta del Comune. Nello specifico si è stabilito cosa si può fare e in che quantità. A questo punto vale la pena entrare nel dettaglio di Porta est. Il progetto si estende su un’area di 126mila metri quadri per il 90% di proprietà delle stesse Fs. E prevede tra le altre cose la bretella sotterranea che dalla uscita della A3 arriva direttamente nel parcheggio del corso Lucci. Che è l’ex scalo merci delle stesse Fs. In quella sede - sempre sotto il livello della strada - si farà il terminale dei bus: un super parcheggio di 39mila metri quadri. Quindi la sistemazione del fascio di binari della Circum a Porta Nolana e la nuova stazione, che raddoppierà, di piazza Garibaldi. E questo significa che da un lato si libererà l’incrocio tra corso Lucci e via Galileo Ferraris restituendo così una nuova e migliore accessibilità alla città. Dall’altro ci sarà la sistemazione di nuovi spazi urbani. 

La Regione lì ha previsto di costruire il suo nuovo quartier generale, di qui la precisione nell’accordo che all’Ente di Santa Lucia sono riconosciuti 60mila metri ma che non devono impattare sull’infrastruttura. E lo spazio per entrambe le cose non c’è. Uno scenario che si chiarirà dopo la firma dell’Accordo di programma quadro con il pallino che resterà saldamente in mano al Comune. Infatti nell’Accordo - questo trapela - non ci sono indicazioni di transazione tra Regione Fs, vale a dire scambi di suoli o di soldi per recuperare spazi altrove. L’indice di fabbricabilità resta quello che ha stabilito il Consiglio comunale cioè un aumento del 15% che diventa di 35 grazie a una legge regionale che riguarda le aree da rigenerare. Giusto per rendere l’idea, la Regione vorrebbe per il suo nuovo quartier generale la metà dell’intera area e quindi i conti non tornano. E si lascia galleggiare nell’aria la pretesa dell’ente di Santa Lucia senza collocarla concretamente in nessuno spazio. Del resto, fatto l’Accordo, per definire la zona serve un Pua - acronimo che sta per Piano urbanistico attuativo - dentro il quale verranno calati i progetti. E lì ciascuno svelerà le proprie carte in quanto il Pua è un’altra assoluta prerogativa del Comune. Che scenario potrebbe materializzarsi, una volta chiusa la

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Conferenza di oggi? Che Sistemi urbani potrebbe recuperare gli spazi che si prenderebbe la Regione proprio nelle aree dove sorge il Centro direzionale che sono di proprietà del Comune. Una ipotesi affascinante ma non scontata, anzi, perché il sindaco vuole il collegamento diretto della cittadella dei grattacieli con Porta Est e piazza Garibaldi da un lato, e dall’altro non vuole altri uffici in un’area dove c’è già un surplus di offerta. Resta il dato di fatto che a Sistemi urbani per fare Porta est servono 126mila metri quadri, alla Regione ne servono 60mila per fare il suo nuovo quartier generale e questo significa che ne mancano all’appello circa 70mila.

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