Scontro tra Comune di Napoli e Regione Campania: «Dialogo con il governo», «Il sindaco non dia lezioni»

De Luca: «Tutti parlano, noi paghiamo». Poi il durissimo affondo di Bonavitacola

Manfredi e De Luca
Manfredi e De Luca
di Luigi Roano
Mercoledì 6 Marzo 2024, 23:51 - Ultimo agg. 8 Marzo, 07:49
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Volano gli stracci tra Regione e Comune. «Tutti quanti chiedono soldi, ma in questo momento c’è soltanto uno che sta combattendo per farli arrivare i soldi, a Napoli e in Campania, ed è quello che vi sta parlando» tuona il presidente della Regione Vincenzo De Luca mentre festeggia la Gevi Napoli Basket alla quale ha offerto il Palazzetto dello sport di Salerno in luogo del PalaBarbuto.

Una mattinata caldissima nella quale il sindaco Gaetano Manfredi ha letto la lettera inviata a Il Mattino dal vice di De Luca Fulvio Bonavitacola che manifesta di non apprezzare la linea politica dell’ex rettore. Manfredi non replica a Bonavitacola, il suo obiettivo è la Regione ovvero De Luca - che non nomina mai - e lo stesso fa il governatore con lui. E così, mentre battezza la nuova «Venere degli stracci in piazza Municipio» sottobraccio con Pistoletto, fa il suo ragionamento citando l’ex sindaco Antonio Bassolino: «Ogni istituzione - racconta Manfredi - deve dialogare con l’altra. Le istituzioni sono di espressione politica diversa ed è naturale che questo avvenga. Ai tempi di Bassolino c’era un Governo di segno opposto e c’è stato un dialogo importante. Noi dobbiamo pensare al bene dei cittadini e della città, non al nostro». Bassolino - per la cronaca - grazie alla collaborazione istituzionale con l’allora premier Silvio Berlusconi riuscì a portare a casa l’unico impianto di trattamento dei rifiuti che c’è in Campania, il termovalorizzatore di Acerra. In questo contesto arriva l’affondo di Manfredi: «Io penso che noi dobbiamo lavorare per fare le cose perché alla fine i cittadini ci giudicano per quello che facciamo e non per le questioni e le chiacchiere di cui parla solamente la politica. L’unico interesse che c’è veramente da parte dei cittadini è che si realizzino le cose per la città».

Che il feeling non c’è mai stato è storia nota da due anni. Ora però tra il presidente della Regione e il sindaco è guerra aperta. E ad attaccare a testa bassa è il governatore. C’è un preciso momento in cui De Luca decide di rompere gli indugi: quando l’ex sindaco di Salerno sbarca a Roma direzione Palazzo Chigi con 200 sindaci per manifestare contro il governo Meloni per l’Autonomia differenziata e contro il ministro Raffaele Fitto sulla vicenda dei fondi sviluppo e coesione. Manfredi a Roma non solo non ci è andato pur tirato per la giacca in tutti i modi, ma ha tenuto a precisare che per lui «il dialogo istituzionale è la strada maestra per ottenere risultati». Alludendo ai fondi per l’Albergo dei Poveri avuti dal ministro Gennaro Sangiuliano e al rapporto con Fitto sul Pnrr e sui nuovi fondi per Bagnoli.

 

Parola ancora a De Luca, ed è sempre la Gevi che il governatore utilizza come metro per misurare le azioni del Comune, De Luca ritorna sulla questione palazzetto di Napoli, al riguardo Manfredi ha chiarito che entro fine mese svelerà dove verrà localizzato: «Bisogna chiarire sempre chi paga: tutti parlano ma paga sempre la Regione e non va bene». Parola a Bonavitacola: «Mi ero permesso di dire che nei momenti di contrasto ciascuno deve prendere posizioni chiare e indicare da che parte stanno le responsabilità. Ma il sindaco non se n’è accorto, e continua a rivolgere, senza averne titolo, ridicole lezioni di procedura istituzionale. Ognuno è libero di pensare - conclude Bonavitacola - Ma è assolutamente intollerabile dover ascoltare sermoni che servono solo a nascondere comportamenti opportunistici». Da Palazzo San Giacomo non replicano al vice di De Luca, tuttavia che il sindaco, secondo Bonavitacola «non abbia titolo a parlare e che fa sermoni» certo non l’hanno presa bene e se la cavano con l’ironia: «Faremo sapere a Bonavitacola quando il sindaco dirà messa». 

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Nella capitale del campo largo fortemente voluto dal Pd il partito è diviso sulla questione De Luca-Bonavitacola contro Manfredi. Il commissario regionale del Partito Antonio Misiani e il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata prendono posizione: «Il governo Meloni - si legge in una nota - con il blocco dei fondi Fsc e il progetto di autonomia differenziata sta mettendo in ginocchio la Campania. Per contrastare questo disegno politico serve la massima unità tra le istituzioni regionali e locali, evitando polemiche e divisioni controproducenti. Questa battaglia la si può vincere solo facendo fronte comune». Dal Nazareno, dall’area della segretaria Elly Schlein e del parlamentare napoletano Marco Sarracino, sono molto meno ecumenici e trapela «sconcerto per i toni di Bonavitacola che sono incomprensibili così come lo è un inutile scontro istituzionale».