Stadio Maradona, l'ira degli industriali: «I servizi vanno migliorati»

Sullo sfondouna lotta di potere sulla gestione dei benefit e dell'impianto di Fuorigrotta

Lo stadio Maradona
Lo stadio Maradona
di Gennaro Di Biase
Martedì 29 Agosto 2023, 08:00 - Ultimo agg. 17:28
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Mentre i campioni d'Italia continuano a racimolare punti in classifica, si ravvivano le polemiche sul Maradona. La querelle vede per protagonisti il Comune e l'Unione Industriali presieduta da Costanzo Jannotti Pecci, che ha da poco siglato un accordo di partnership con la società di De Laurentiis. Proprio dal leader di Palazzo Partanna arriva l'affondo sull'«inadeguatezza del Maradona per i servizi dell'amministrazione comunale». La nuova diatriba segue appena di qualche giorno quella vecchia, che riguardava Palazzo San Giacomo e Calcio Napoli: il caso - sollevato da alcuni consiglieri comunali - della mancata messa in vendita dei ticket per i disabili che, come anticipato a Il Mattino dall'assessorato allo Sport, torneranno allo stadio per Napoli-Udinese. 

Le critiche di Jannotti Pecci sono arrivate a margine dell'inaugurazione della partnership tra la Ssc Napoli e l'Unione Industriali, che punta, in cambio di benefit e nell'ottica dell'estensione del «brand Napoli» in vari angoli del pianeta, a un reciproco marketing territoriale tra gli azzurri e 50 aziende dell'eccellenza partenopea. «L'accoglienza ricevuta dagli aderenti all'accordo è stata di altissimo profilo, in linea con gli standard d'eccellenza proposti dalla società di De Laurentiis.

Va peraltro rimarcato - ha detto Jannotti Pecci - come ci siano disfunzioni allo stadio Maradona per i servizi dell'Amministrazione comunale, in particolare dopo gli interventi di modernizzazione realizzati con i finanziamenti della Regione. Spiace rilevare la persistente assoluta inadeguatezza dell'impiantistica acustica, specie nel settore dei Distinti, in una struttura che si prepara, tra l'altro, a ospitare gli incontri della prossima Champions League. Sono emerse nuove diffuse situazioni di degrado nelle parti comuni dello stadio, al di là dunque del rettangolo di gioco, determinate dall'utilizzo della struttura per eventi extra-calcistici. È necessario, pertanto, che il Comune di Napoli intervenga in tempi rapidi per definire una volta per tutte una regolamentazione rigorosa che garantisca un corretto svolgimento di manifestazioni ospitate nel Maradona». 

 

La replica arriva non dalla giunta, ma da via Verdi. «Quanto all'impianto acustico nei distinti, Jannotti Pecci ha ragione: ho già fatto richiesta formale per un intervento di ripristino - esordisce Nino Simeone - La polemica inizia però dalla mancata messa in vendita dei biglietti per i disabili nelle prime due partite di campionato. Chiaro che, sullo sfondo, c'è una lotta di potere sulla gestione dei benefit e dell'impianto di Fuorigrotta. La Tribuna Autorità, ricordo, è di esclusiva competenza comunale. Se qualcuno pensa di mettere sullo stesso piano i diritti dei fragili con i biglietti dei consiglieri, cambiasse idea. Siamo pronti a discutere dei nostri benefit, ma non dei diritti dei disabili e dei 320 biglietti per ragazzi in difficoltà e scolaresche». «La Ssc Napoli senza dubbio funziona - dice il consigliere Gennaro Esposito - ma le problematiche sono dovute al fatto che l'impianto è sempre gremito, e questo comporta una manutenzione costante, che viene regolarmente svolta dal Comune, nonostante gli accordi presi che assegnerebbero la manutenzione ordinaria al Napoli. L'Unione Industriali si riferisce a manifestazioni extracalcistiche. All'Olimpico, per i concerti, si copre l'intera pista di atletica. A Napoli no, c'è stato un errore tecnico durante la stesura del contratto: non è stata cioè prevista la protezione della pista. Ma per i due eventi dei Coldplay il Comune ha incassato 800mila euro: poco meno di quanto De Laurentiis versa nelle casse di Palazzo San Giacomo per un intero anno. Questa polemica, credo, è un assist all'idea di De Laurentiis di arrivare a una gestione esclusiva dello stadio, anche per eventi e concerti. Questo però porrebbe un serio problema per le manifestazioni sportive internazionali». Da un lato dunque c'è De Laurentiis, dall'altro il Comune che, in quanto proprietario dello stadio, mantiene per sé 1000 posti omaggio per ogni partita: 140 per la Tribuna Autorità (che comprende consiglieri comunali, giunta e ospiti politici), 320 per scolaresche e associazioni che si occupano di disagio minorile, 270 per i disabili e altrettanti per i loro accompagnatori. Il braccio di ferro continua. 

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