Napoli, alla libreria Raffaello «Reddito di base. Liberare il XXI secolo»

La presentazione sabato 20 gennaio alle 16.30

Locandina dell'iniziativa per introdurre il reddito di base
Locandina dell'iniziativa per introdurre il reddito di base
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 10:30
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Lavoro, reddito di base, salari, diritti dei lavoratori e dei cittadini, sono i temi del dibattito che si svolgerà sabato 20 gennaio alle 16.30 alla libreria Raffaello di via Kerbaker, 35, in occasione della presentazione del libro: «Reddito di base. Liberare il XXI secolo» a cura di Andrea Fumagalli, Sandro Gobetti, Cristina Morini, Rachele Serino e Momo Edizioni 2021.

Alla iniziativa saranno presenti gli autori Rachele Serino e Sandro Gobetti, presidente dell’associazione Bin Italia.

I saluti sono di Mariella Vitale, Vicepresidente RED Reddito Europa Diritti e di Andrea Serra, responsabile della campagna «Lavoro se» Diem25.

La presentazione del libro è organizzata dalle associazioni RED Reddito Europa Diritti e Diem25 Italia.

«Tenere acceso il dibattito sulla necessità di un reddito di base universale e incondizionato è un dovere – è la posizione di Andrea Serra, responsabile della campagna Lavoro se di Diem25 - L’inarrestabile aumento delle povertà, i cambiamenti negli stili di vita, le nuove esigenze personali e sociali, l’impatto delle tecnologie sono tra le cose che ci convincono che bisogna abbandonare gli schemi del lavoro e della società del Novecento.

Ora serve flessibilità e maggiore autonomia per gestire le fasi di transizione della nostra vita: siamo cittadine e cittadini e abbiamo diritto a una esistenza libera e dignitosa anche quando si è o si decide di stare fuori dal mercato del lavoro».

«Parlare di Reddito di base in Italia, dove i salari sono diminuiti anziché aumentare, dove il tasso di occupazione è tra i più bassi in Europa e in area OCSE, e i tassi di povertà, abbandono scolastico ed emigrazione sono tra i più pesanti, è quanto mai opportuno e tempestivo – afferma Mariella Vitale, Vicepresidente RED Reddito Europa Diritti - Farlo a Napoli, dove decine di migliaia di persone sono rimaste prive di un sussidio per la disoccupazione di lungo periodo e ogni giorno vanno a ingrossare il numero già alto di senzatetto è ancor più urgente».  

«La questione oggi aperta non è più «se» un reddito di base – dichiarano gli autori del libro - ma eventualmente rinnovare i tanti «perché» ricalibrandoli sullo stato di salute del mondo e della comunità umana, immaginare il «come» per costruire esperienze possibili, rivendicare il «fine» della libertà e della giustizia sociale, ma soprattutto imporre il «quando», perché «non possiamo più rimandare l’esistenza a dopo». 

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