«Un dolce per Saviano», scelto il Sisiniello per il Carnevale

Il Premio “Un dolce per Saviano” s'è svolto nella Sala Consiliare del Comune

Il Premio Un Dolce per Saviano
Il Premio Un Dolce per Saviano
Lunedì 3 Luglio 2023, 19:46 - Ultimo agg. 20:21
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“Un dolce per Saviano”: eccellenze territoriali nella prima edizione Saviano. Il Premio “Un dolce per Saviano” che si è svolto nella Sala Consiliare del Comune, si è concluso con una finalissima che ha riunito concorrenti, partecipanti fuori gara, giurati e pubblico. Serrato confronto, in un testa a testa, tra due giovani pastry chef noti e già vincitori di altre competizioni: Raffaele Caldarelli di Wine and Food di Nola, e Antonio La Marca della Pasticceria La Marca di Saviano. Alla fine ha prevalso quest’ultimo, "giusto per un soffio". Precise le spiegazioni pubbliche della Giuria che avrebbe voluto un ex aequo, purtroppo non previsto dal rigidissimo regolamento del bando di concorso. Tutti motivati per questa prima redizione che si pone l'obiettivo di individuare un dolce pienamente rappresentativo del famoso Carnevale savianese, da denominare “Sisiniello”, come la tipica maschera di Saviano.

Comei giurati autorevoli figure scelte nei settori di diverse realtà professionali, competenti nel food e specificamente nell’arte pasticciera e nella sua cultura, in primis esponenti di categoria di altissimo livello, e stampa specializzata, oltre ai rappresentanti istituzionali: Pietro Coppola, consigliere comunale, presidente di Giuria, il sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, Teresa Lucianelli, giornalista professionista specializzata in Enogastronomia, fondatrice di #InsiemeperilTerritorio e anche responsabile Ufficio stampa del Premio, che hanno introdotto la manifestazione; Antonio Arfè, maître de Cuisine presidente internazionale vic.

ICC; i tre chef pâtissier e maître chocolatier Ugo Mignone, Luigi Avallone, vice presidente APN, e Giuseppe Ratto, docente Gambero Rosso; i proff. universitari Rosalia Ciorciaro, specialista in Nutrizione, e Antonio Vitale, dirigente medico di Ortopedia e Traumatologia, esperto in Salute e Ambiente, e Patrizia Piccolo, specializzata in Scienze dell’Alimentazione ed Educazione alimentare e Benessere; Pasquale Napolitano, presidente Fondazione Carnevale Saviano; Salvatore Piedimonte, giornalista, direttore editoriale Eduardo; Nino Lauro, attore.

Antonio La Marca ha realizzato il suo dolce ispirandosi alla terra Savianese ed alla sua produzione di nocciole. Raffaele Caldarelli ha proposto una semisfera realizzata con ingredienti freschi, che richiama i sapori della terra campana: la ricchezza e consistenza delle nocciole, la dolcezza succosa delle amarene, cioccolato fondente per bilanciare e aggiunge un elemento di profondità. Copertura di glassa al cioccolato bianco, con mix di palline di zucchero dai colori vivaci tipici del personaggio "O' Sisiniell". Per Antonio Furino della Pasticceria Vittoria, Saviano, migliaccio della nonna, rimembranza del passato e della tradizione genuina carnevalesca. La rassegna ha visto la partecipazione, fuori gara, di diversi pasticcieri che hanno testimoniato interesse per la particolarità dell'evento, con eccellenti contributi, molto apprezzati dalla platea, oltre che dagli esperti: Teresa Celentano e Marianna Desiderio, de La Sorgente del Melo, Santa Maria del Castello, Vico Equense, autrici di due genuinità realizzate con i prodotti biologici dell’Agriturismo, la prima alle noci - con riferimento ad un altro prodotto storico delle coltivazioni del Savianese - e glassa al cioccolato; la seconda, un pasticcio, caratterizzato dagli intensi profumi e sapori inconfondibili degli agrumi a km 0. Dalla Pasticceria Mignone, piazza Cavour, tre squisitezze d’autore, opere d’arte pasticciera tanto belle quanto di ottimo gusto; in particolare, di Raffaele Mignone una irresistibile delizia di carnevale: mousse al limone, gelèe di limone e albicocca, pan di Spagna, glassa al limoncello; due torte specificamente dedicate al Carnevale di Saviano anche nel curato decoro oltre che negli elementi principali, di Vincenzo Carbone, torta con biscotto al cioccolato, pan di Spagna, bavarese alla nocciola, glassa al cioccolato; e di Antonio Tarascio, frolla al burro, bavarese alla nocciola, pan di Spagna alle mandorle e glassa al caramello.

Ancora, le preparazioni di due brave sedicenni, pupille di grandi pasticcieri, applaudite per le loro originali interpretazioni della tradizione: Martina Galantini della Gastronomia Arfè Antica Tradizione 1870, ovvero la storia di Napoli a tavola, con la sua rivisitazione in chiave carnascialesca della torta caprese, con aggiunta di ingredienti a tema, quali marzapane e arancia candita; Rebecca Spena, della Pasticceria Ratto, onore e vanto di Frattamaggiore, con una crostata di pasta frolla sabbiata, sable alla vaniglia con albicocche del Vesuvio e nocciole sia dimezzate che in finitura a crumble. Applausi scroscianti per il simpatico cameo recitativo dell’attore, nonché giurato, Nio Lauro, nella poesia “A Sfogliatella”.

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