Festa della Musica, il conservatorio “San Pietro a Majella” protagonista in aeroporto

Il quartetto, composto dai migliori allievi dell’istituto, eseguirà brani che esaltano la natura

L'esibizione in aeroporto
L'esibizione in aeroporto
Giovedì 22 Giugno 2023, 13:32
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Si consolida il gemellaggio fra Gesac, società di gestione dello scalo partenopeo, e il prestigioso conservatorio San Pietro a Majella che cura questa edizione della Festa della Musica dal tema “Vivi la vita!” con un repertorio che celebra la forza e la tenacia della vita, in ogni sua forma ed espressione.

Il quartetto, composto dai migliori allievi dell’istituto, eseguirà brani che esaltano la natura, dal suo risveglio giornaliero all’esplosione della rinascita (il mattino con Grieg e la primavera con Vivaldi e Piazzolla), per poi passare all’amore umano (Gershwing e Morricone) e chiudere con la gioia di vivere (Morricone, Piovani e Coldplay).

L’esibizione consentirà ai passeggeri italiani e stranieri di conoscere un prezioso tassello del patrimonio artistico e culturale della città di Napoli.

Situato nel cuore della Napoli antica, il San Pietro a Majella fu fondato nel 1807 dall'unificazione di altre quattro preesistenti istituzioni musicali e assistenziali, nati per accogliere, ed avviare agli studi musicali, ragazzi orfani ed indigenti, fra i quali spiccano i nomi di Cimarosa, Paisiello, Leo, Durante e Provenzale.

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«Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare, anche quest’anno, una delle più antiche e celebri eccellenze di Napoli nel mondo e felici di regalare un momento musicale di altissimo livello ai tanti turisti che in questo periodo accogliamo in aeroporto», commenta Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac.

«Anche quest’anno abbiamo raccolto la sfida di far esibire i nostri allievi in un luogo dinamico e vivace come l’aeroporto, dove portiamo un bene universale come la musica che, come i viaggi, crea ponti e unisce culture diverse. Il tema “Vivi la Vita!” ci ha indotto a scegliere un repertorio cameristico che esalta la forza della vita, capace di resistere ovunque, anche nelle situazioni più estreme: nei deserti come nelle distese dei ghiacciai eterni o i fondali più profondi degli oceani, si sono trovate le forme più bizzarre di vita, così come nelle condizioni più estreme di deprivazione per gli esseri umani, la vita riesce ad esistere e resistere”, commenta Salvatore Biancardi, maestro di musica da Camera.

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