Il Festival dell’Opera Buffa Napoletana incanta la città: 2.000 spettatori in totale

La chiusura dell'Opera Buffa Napoletana registra 2.000 spettatori tra Sala Assoli, Teatro Nuovo e visite guidate

Sold out per il Festival dell'Opera Buffa Napoletana che incanta la città
Sold out per il Festival dell'Opera Buffa Napoletana che incanta la città
Mercoledì 9 Novembre 2022, 22:11
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Sold out tutte le sere, con 2.000 spettatori in totale, per la seconda edizione del Festival dell’Opera Buffa Napoletana, andato in scena con melologhi e operine sui palcoscenici di Sala Assoli e Teatro Nuovo.Il Festival è stato l’occasione per riscoprire la storia e i luoghi dell’Opera Buffa Napoletana con le visite guidate «Sulle tracce dell’Opera Buffa Napoletana», a cui hanno partecipato anche turisti internazionali che hanno usufruito del pacchetto completo di spettacoli e visite ai Quartieri Spagnoli. Dopo un lungo lavoro di ricerca e trascrizione durato due anni, il direttore artistico Massimiliano Sacchi, che per questa edizione ha scelto il titolo «L’Infedeltà Fedele», ha inserito in programma i melologhi «La principessa dei bordelli» di Francesco Forlani con Isa Danieli, che, dopo più di quarant’anni da «Mistero Napoletano» di Roberto De Simone, è tornata nei panni di Giulia De Caro, impresaria teatrale, diva ribelle e glamour del teatro napoletano alla fine del ’600; «Teoria del fascino. Sulla jettatura» scritto e portato in scena da Eugenio Bennato, accompagnato da «Le Voci del Sud» e dal violoncellista Erasmo Petringa; «Cimmarosa» di e con Claudio Di Palma con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli diretta dal maestro Giuseppe Mallozzi; e le operine «La Zingaretta» di Leonardo Leo, con trascrizione e arrangiamento a cura di Fabrizio Romano, tornata a riproporre i suoi travestimenti e la sua modernissima riflessione sull'identità.

 «Livietta+Tracollo», intermezzo di Giovan Battista Pergolesi elaborato in musica elettronica, e quindi portato in scena con un approccio sperimentale, con trascrizione e arrangiamento a cura di Dario Bassolino; «L’amante ridicolo» di Niccolò Piccinni, tornato per la prima volta a suonare al Teatro Nuovo dove debuttò nel 1757, con trascrizione e arrangiamento di Carlo Gargiulo e Massimiliano Sacchi.

Estratti degli spettacoli sono stati pubblicati su On - Il Teatro delle Culture, piattaforma digitale inaugurata quest’anno dal Teatro di San Carlo, che vuole raccontare il cambiamento e costruire uno spazio di innovazione sociale e di inclusione.

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