«Play Duett», dal 27 dicembre il terzo atto dello spettacolo d'avanguardia

Il debutto si terrà in Sala Assoli alle ore 20.30. Le repliche saranno disponibili fino al 7 gennaio.

Play Duett
Play Duett
Giovedì 21 Dicembre 2023, 13:26
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Mercoledì 27 dicembre ore 20.30, in Sala Assoli, a Napoli, va in scena l’atteso debutto di Play Duett (atto terzo. Progetto prodotto da Casa del Contemporaneo, che vede in scena le straordinarie creatività di Antonio Biasiucci, Lino Musella e Tonino Taiuti, con l’apporto musicale di Marco Vidino

L’evento, ormai tradizionale in Sala Assoli, nel periodo natalizio, si configura come una vera e propria traversata nel patrimonio teatrale napoletano ed europeo. Repliche fino a domenica 7 gennaio. 

Play Duett è una cavalcata libera in una dimensione spaziale dematerializzata – interna alla mente di chi fa e guarda il teatro – che richiama lo sguardo dissidente di Antonio Neiwiller, nella sua esperienza di ri-attraversamento dall’avanguardia alla tradizione.

 A indicarlo è già il titolo che mette insieme la parola inglese «Play», tradotta con giocare, ma traducibile anche con recitare; e «Duett», che nel dizionario tedesco fa riferimento alla musica, ma il termine richiama anche l’inflessione partenopea e si allarga a misura d’attore, in un gioco a due che realizza una composizione drammaturgica ibrida, saldando insieme kabarett, varietà e avanspettacolo.

«Il cuore del nostro incontro artistico – spiegano Musella e Taiuti – sin dal 2015, quando abbiamo iniziato a fare il primo Play Duett, è l’idea della memoria che si deposita nel corpo dell’attore, come se l’attore contenesse dei detriti poetici, che abbiamo giocato a far venir fuori. Facendo questo gioco tra noi, abbiamo scoperto che era spettacolarizzabile. Oltre ai precedenti riferimenti letterari, che sono frammenti di testi che vanno da Basile a Shakespeare, passando per Viviani, Rosso di San Secondo, Eliot, Petito, Totò, Moscato e tanti altri, che torneranno anche nel prossimo Play Duett, stiamo cercando e trovando nuove suggestioni. Ma in questo terzo atto saranno molto importanti le incursioni visive di Antonio Biasiucci, che ha creato un piano installativo con cui noi andremo ad interagire. Il materiale visivo che sarà proiettato è tratto dall’archivio di Biasiucci e attraversa i temi di origine e catastrofe».

Ad azionarsi è la creatività degli artisti, grazie alla particolare costruzione drammaturgica, che lascia ampio spazio all’improvvisazione, all’invenzione e alla misteriosa ricerca nella parola e nel gesto, regalando continui slittamenti di senso.

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