Modelle ucraine e russe unite insieme per la pace: “Addio alle armi” è il nuovo calendario da dodici scatti per dire «no alla guerra»

Modelle ucraine e russe unite insieme per la pace: “Addio alle armi” è il nuovo calendario da dodici scatti per dire «no alla guerra»
Venerdì 28 Ottobre 2022, 20:55
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Dodici scatti con protagoniste modelle russe e ucraine per dire «No» alla guerra e a tutti i conflitti nel mondo: è il nuovo calendario sociale di Codacons firmato Tiziana Luxardo dal titolo «Addio alle armi», presentato oggi alla presenza della miss Italia Zeudi di Palma: «ogni iniziativa a sostegno della pace è importante e Tiziana Luxardo sa affrontare tematiche difficili con grande sensibilità. Tutti dobbiamo sottoscrivere l'appello a deporre le armi attraverso questa nobile opera artistica».

«Il mio concetto di fondo è che bisogna creare ponti e buttare giù muri e ho scelto le donne per questo calendario perché sono convinta che possano essere le vere operatrici e portatrici di Pace» ha spiegato Tiziana Luxardo.

Il calendario 

Filo conduttore delle dodici immagini sono i lacci con i colori delle bandiere che fanno distinguere le ragazze ucraine da quelle russe e che rappresentano i legami che esistono fra queste due popolazioni. «Per dimostrare quanto sono forti le loro somiglianze in una foto ho voluto raffigurare un volto che è l'unione di due facce separate, una Ucraina una Russa, e l'incredibile effetto che si ottiene è che il viso sembra di un'unica persona».

Per Carlo Rienzi, fondatore e presidente Codacons, Tiziana Luxardo «riesce sempre a interpretare gli angoli, gli spigoli, e anche le rette però, dei più importanti problemi della nostra società».

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«Studiamo la storia per non fare gli stessi gli errori, non è per questo che i nostri padri, nonni e nonne hanno combattuto.

Hanno dato le loro vite affinché noi potessimo vivere. Il mio cuore piange per la vergogna» ha raccontato una delle modelle russe del calendario . A farle da eco è una delle modella ucraine: «Nessuno può essere così folle da preferire la guerra alla pace».

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