Un attore e un giornalista insieme alla Novio Atellano per la legalità

Attore e giornalista insieme per la legalità
Attore e giornalista insieme per la legalità
di Rosalba Avitabile
Giovedì 10 Maggio 2018, 12:13
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Frattaminore. Lunedì 14 maggio alle ore 11,00 nella sala teatro dell’istituto Novio Atellano il giornalista Ignazio Riccio presenterà il suo primo libro "Senza maschere dell'anima", un libro intervista all'attore Gianluca Di Gennaro. Il libro offre spunti di riflessione su cinema, teatro ma soprattutto sul tema della legalità. Lo stesso Gianluca Di Gennaro sarà presente all'incontro. Questo evento si inserisce nel progetto di lettura "Incontro con l'autore" svolto in orario curriculare da tutte le docenti di lettere, per cui gli alunni coordinati dalla dirigente scolastica, Luisa Diana Motti, hanno già letto il libro in questione. Un giornalista e un giovane attore napoletano, idolo di tanti fan, si incontrano ai piedi del Vesuvio, per parlare di cinema e impegno sociale. Il primo, Ignazio Riccio, intervista il ventiseienne Gianluca Di Gennaro, protagonista mai dimenticato di "Certi bambini". Nipote di Nunzio, Gianfranco e Massimiliano Gallo, Gianluca ha bruciato le tappe, con una carriera artistica suggellata da successi cinematografici e televisivi. Per l'interpretazione di Rosario, nella pellicola citata dei fratelli Frazzi, a soli dodici anni, riceverà diversi riconoscimenti, fra cui il Premio Flaiano.

Qualche anno dopo diventa il pupillo dell'attrice e regista Valeria Golino, che lo vuole protagonista del suo primo cortometraggio, "Armandino e il Madre". Prima, Gianluca prende parte a fiction di successo Rai e Mediaset come "'O professore", con Sergio Castellitto, "Come un delfino", con Raul Bova, "L'oro di Scampia", con Beppe Fiorello, e alle fortunate serie tv "Il clan dei camorristi" e "Gomorra". Il tema sociale è una costante nelle storie in cui c'è la partecipazione dell'attore che qui si racconta, mettendo in luce lo spaccato umano e sociale delle periferie della città partenopea: partendo da Scampia, appunto, dove Gianluca è idolatrato da tanti giovani borderline, che vivono sul filo, tra legalità e illegalità. L'attore racconta della propria esperienza diretta, a contatto con queste realtà difficili, e dell'influenza che il cinema ha nelle scelte di vita di questi suoi coetanei. Si sofferma anche su altri aspetti della propria terra - il sud e Napoli sono al centro dei suoi interessi, artistici e personali - e mostra come un ragazzo napoletano, che non ha mai vissuto in prima persona la Napoli di Diego Maradona, Massimo Troisi e Pino Daniele, sogna di ripercorrere la stessa strada dei suoi idoli. Il libro offre spunti di riflessione anche sul cinema italiano, che sta ritrovando nuova verve proprio grazie alla crescita di una generazione di giovani registi e attori di talento.
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