Clochard ammazzato a Napoli, una gang nel mirino: «Giovani e impuniti»

Un anno dopo l’omicidio la Procura di Napoli non si arrende

Polizia sul luogo del delitto
Polizia sul luogo del delitto
di Leandro Del Gaudio
Sabato 12 Agosto 2023, 23:45 - Ultimo agg. 14 Agosto, 07:32
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Non hanno chiuso il caso. Non sarebbero intenzionati ad archiviare, ma puntano a fare tutte le verifiche possibili per dare un volto e un nome all’assassino (o agli assassini). Un anno dopo l’omicidio di un clochard a Bagnoli, la Procura di Napoli non si arrende e scava negli ambienti della criminalità spicciola che si agita tra Fuorigrotta e Bagnoli. È questo lo scenario investigativo legato all’omicidio di Davide Fogler, colpito a morte il 31 luglio del 2022, in via Ilioneo a Bagnoli, all’interno del basso nel quale l’uomo viveva di piccoli espedienti. Un’inchiesta che va avanti da un anno e che scava in una coltre di silenzi e indifferenza. Restano attuali due interrogativi: chi ha ucciso Davide Fogler? Perché lo ha fatto? Manca il nome del killer (o dei killer), ma soprattutto manca un movente. Un anno dopo, sembra rafforzarsi l’idea secondo la quale l’uomo potrebbe essere stato ammazzato da uno o più giovani (giovani armati e violenti) che presidiano la zona di Bagnoli. 

Motivi futili, banali, alla base del delitto, roba da brividi: una risposta di troppo da parte dell’uomo che si improvvisava parcheggiatore abusivo e che ogni tanto dava in escandescenza (non era un soggetto mentalmente stabile); o una sorta di cimento criminale, un battesimo di fuoco, all’insegna di un cliché criminale sperimentato anche in altri spaccati metropolitani. Ma torniamo in via Ilioneo, negli stessi giorni di arsura in cui venne consumato il delitto del clochard. Tapparelle abbassate, antenne paraboliche, finestre che danno sulla strada del basso in cui viveva il 56enne. Probabile che chi ha ucciso Davide faccia leva sul terrore che incute il suo nome. Sa di poter contare su una buona dose di impunità, quindi di omertà.

Un babyboss in azione? Verifiche in corso.

Ma proviamo a rimanere ancorati ai dati oggettivi. Era il 31 luglio del 2022, quando l’assassino entra nel basso in cui abita Fogler. Sa che non ha bisogno di bussare, perché la porta è sempre aperta. Sa che basta una spallata per entrare e dare fuoco. Non è un ladro, la sua non è una rapina, perché le poche decine di euro in possesso di Davide (che si improvvisava parcheggiatore abusivo, senza neanche tante pretese) vengono lasciate in bella mostra sul tavolo. Fatto sta che la scena del delitto viene cristallizzata nel corso dell’autopsia. Davide è a letto (un materasso sul pavimento), sta riposando, prova ad alzarsi, accenna un movimento e viene colpito da un proiettile.

Ucciso dall’alto in basso, colpito mentre era in ginocchio. Strana dinamica, tanto che sulle prime, gli inquirenti pensano addirittura che l’uomo possa essere deceduto nel corso di un incidente domestico, magari dopo aver sbattuto la testa sul tavolo. Poi, nel corso della perizia autoptica, il medico legale si accorge che un proiettile è conficcato all’altezza dell’orecchio. Un omicidio, un agguato. Un anno dopo il fascicolo resta aperto, probabile che ci sia la volontà di andare avanti nelle indagini. Inchiesta condotta dal pm Cristina Curatoli, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Sergio Amato, sulla scorta delle verifiche condotte fino a questo momento dagli uomini della Mobile del primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Indagine che fa i conti con il particolare dinamismo criminale che serpeggia nella periferia occidentale. 

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Basta fare qualche esempio, attingendo alla cronaca cittadina: due mesi fa, siamo allo scorso luglio, c’è chi ha esploso dodici colpi all’esterno della galleria laziale. Era una domenica pomeriggio, nel pieno di una giornata segnata dal via vai per le spiagge, inizio estate. Ed è ancora un gruppo criminale - probabilmente formato da giovani violenti e armati - a scatenare il panico con altre stese. Inevitabile a questo punto una domanda: chi ha ucciso Davide lo ha fatto per dimostrare al proprio gruppo la sua capacità di usare le armi? È stato un battesimo criminale, in stile Gomorra? Ma soprattutto: chi ha ucciso Davide sa di poter contare su silenzi e omertà che da queste parti vengono tributati a boss della camorra?

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