Cipro, l'isola dei gatti morti per Covid: ora i felini saranno curati con 80mila pillole. Polemiche per i costi

I servizi veterinari di Cipro hanno ricevuto un primo lotto di pillole anti-Covid, provenienti da una scorta originariamente destinata agli esseri umani

Epidemia di coronavirus nell'isola di Cipro: i gatti saranno curati con 80mila pillole anti-covid. Polemiche per i costi.
Epidemia di coronavirus nell'isola di Cipro: i gatti saranno curati con 80mila pillole anti-covid. Polemiche per i costi.
Giovedì 10 Agosto 2023, 17:48 - Ultimo agg. 16 Agosto, 09:07
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Il coronavirus è solo un brutto ricordo, o forse no? Una domanda da porre, in teoria, ai gatti dell'isola di Cipro dove nelle ultime settimane l'emergenza è alle stelle. I servizi veterinari di Cipro, infatti, hanno ricevuto un primo lotto di pillole anti-Covid, provenienti da una scorta originariamente destinata agli esseri umani.

Nel frattempo si intensificano gli sforzi per fermare la diffusione di un ceppo virulento di coronavirus felino che ha ucciso migliaia di gatti. Il ministero della Salute dell'isola ha iniziato a somministrare il trattamento l'8 agosto - da tempo celebrato come Giornata internazionale del gatto - in quello che si spera sia l'inizio della fine della malattia che ha colpito la popolazione felina del Paese mediterraneo.

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«Abbiamo fatto scorta di 500 scatole di medicinali», ha dichiarato al Guardian Christodoulos Pipis, direttore dei servizi veterinari del governo. «Questo è il primo lotto di 2.000 confezioni che saranno rese disponibili. Ognuna contiene 40 capsule, quindi stiamo parlando di un totale di 80.000 pillole anti-Covid». 

La distribuzione

La distribuzione dei farmaci segue un «allarmante aumento» a Cipro dei casi di peritonite infettiva felina (FIP) causata dal coronavirus felino che, se non trattato, è quasi sempre fatale.

Definito come «focolaio FCoV-23», il virus è stato riscontrato per la prima volta a gennaio a Nicosia, la capitale cipriota. Nel giro di tre o quattro mesi si è diffuso in «tutta l'isola», secondo l'Associazione Veterinaria Pancypriana (PVA). Gli esperti dell'Università di Edimburgo, che stanno indagando sull'epidemia in collaborazione con la PVA, hanno scoperto che in 12 settimane il numero di casi di FIP confermati dai test PCR (reazione a catena della polimerasi) è aumentato di 20 volte rispetto all'anno precedente.

Il dottor Charalampos Attipa, docente senior di patologia clinica veterinaria, che dirige il team dell'Università di Edimburgo, ha dichiarato: "I nostri studi sono molto incentrati sull'identificazione della possibile mutazione che ha portato a questo ceppo di FCoV altamente virulento".

Sebbene il virus felino mutato non sia correlato al Covid-19 e non possa essere contratto dall'uomo, il molnupiravir, l'ingrediente attivo delle pillole anti-Covid, si è dimostrato utile per i gatti con diagnosi di FIP. 

Un'epidemia di vecchia data

Il coronavirus felino è stato registrato per la prima volta negli anni '60 e si diffonde attraverso le feci dei gatti infetti. Focolai di FIP, anche se rari, si sono verificati in passato nel Regno Unito, negli Stati Uniti, a Taiwan e in Grecia, ma sempre limitati ai gattili.

A Cipro il virus sembra aver assunto una forma infettiva molto più virulenta e anche gli animali domestici che vivono in casa ne sono vittime.

«Questo Paese è un mattatoio per gli animali», ha dichiarato Zelia Gregoriou, assistente del dipartimento di educazione dell'Università di Cipro, che ha perso il suo anziano gatto domestico a causa della malattia lo scorso fine settimana. «Sì, il governo ha fatto questo annuncio, questo piccolo fuoco d'artificio, ma è molto contraddittorio perché non viene fatto nulla per i gatti. C'è invece una politica di "tanatopolitica", un'economia di morte, che è il modo in cui funziona il mattatoio. In realtà, preferirebbero lasciarli morire».

La Cat Protection and Welfare Society (PAWS) dell'isola ha recentemente affermato che circa 300.000 felini, sia domestici che randagi, sono morti a causa del galoppante tasso di trasmissione della FIP da gennaio. I veterinari locali hanno descritto la cifra come «un'esagerazione», valutando invece 8.000 decessi nella prima metà del 2023, ma non hanno contestato la gravità dell'epidemia.

«Non è vero che siamo un'isola di gatti morti, ma quello che sta accadendo è molto grave, ha dichiarato il presidente della PVA, Nektaria Ioannou Arsenoglou, aggiungendo che gli animali colpiti possono essere curati e riportati in salute sia nella forma "umida" che in quella "secca" della malattia, se ricevono il trattamento adeguato. «Siamo molto felici che il farmaco sia stato approvato. Daremo alle persone la possibilità di trattare i loro gatti in modo da poterne salvare altri... farà sicuramente la differenza». 

I costi proibitivi

Gli altri antivirali presenti sul mercato avevano costi proibitivi. «Il nostro principale obiettivo terapeutico da gennaio è stato quello di avere un piano di trattamento che fosse più ampiamente disponibile, dato che i costi erano così elevati. C'è un problema e i casi stanno aumentando», ha detto Arsenoglou.

La scorsa settimana, quando il gabinetto ha annunciato che avrebbe permesso l'utilizzo di parte delle scorte ufficiali della Repubblica insulare di farmaci contro il coronavirus umano, gli amanti dei gatti hanno esultato perché le pillole anti-Covid erano molto più accessibili.

«Ogni confezione costerà 100 euro», ha dichiarato Pipis, sottolineando che entro la fine della settimana il primo lotto di farmaci sarà distribuito ai centri veterinari di cinque distretti. «Cento confezioni saranno consegnate a ciascun distretto. I proprietari di gatti che hanno una prescrizione del veterinario potranno acquistarli». 

Il background felino

Cipro, lo Stato più orientale dell'UE, è famoso per la sua prolifica popolazione felina. La leggenda narra che i gatti furono introdotti da Sant'Elena, madre dell'imperatore romano Costantino il Grande, che ordinò di farli arrivare dalla Palestina e dall'Egitto per liberare l'isola dai serpenti velenosi.

Attipa ha dichiarato che, dati i legami tradizionalmente stretti del Regno Unito con l'ex colonia, è fondamentale che vengano imposte restrizioni ai gatti che viaggiano da e verso Cipro mentre si studia la causa dell'epidemia. Gli scienziati dell'Università di Edimburgo stanno procedendo al sequenziamento del ceppo virale.

«L'epidemia offre un'opportunità unica per studiare e sequenziare il coronavirus felino in modo molto approfondito. I risultati saranno utili per tutti i gatti a livello globale», ha dichiarato Attipa.

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