Litiga col padre e si uccide nel laghetto. Quindicenne si butta nell'acqua dopo un rimprovero del genitore

Litiga col padre e si uccide nel laghetto. Quindicenne si butta nell'acqua dopo un rimprovero del genitore
di Marco De Risi e Paola Vuolo
Venerdì 18 Luglio 2014, 09:46 - Ultimo agg. 09:54
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Ha lasciato che le acque del lago lo avvolgessero fino alla morte per non sentire più nessun dolore. Perché per i suoi 15 anni una microcar sfasciata in un incidente e la lite con il padre, gli era sembrato la fine di tutto. Ieri mattina, il lago ha restituito quel corpo da adolescente troppo fragile per sopportare il peso di un rimprovero.

Francesco mercoledì esce dalla sua casa al Torrino come fa quasi sempre per incontrare gli amici, si incontrano in viale America, davanti al Mc Donald’s. Hanno l’abitudine di passare lì i pomeriggi senza la scuola, parlano di vacanze e fanno progetti. Ma negli ultimi tempi a Francesco il futuro fa un po’ paura. La sera gli amici si salutano per tornare a casa, ed è l’ultima volta che si vedranno tutti insieme. Francesco si avvia verso il ponte che sovrasta il laghetto dell’Eur, il posto che ha scelto per morire.



L’ALLARME

Alle 23.30 un romeno che si trova da quelle parti sente il rumore di un tonfo, alza lo sguardo e intravede una persona che si getta dal ponte di via Cristoforo Colombo, spaventato chiama il 112. Carabinieri e vigili del fuoco piombano al laghetto, i sommozzatori si immergono in cerca del corpo, ma è troppo buio e verso mezzanotte interrompono le ricerche. «Si è gettato in acqua e si è lasciato andare - racconterà poi il testimone - non ha neanche avuto l’istinto di chiedere aiuto, non l’ho visto muoversi o agitarsi».



LA DENUNCIA

Dopo una notte d’angoscia per non averlo visto tornare, i genitori di Francesco ne denunciano la scomparsa ai carabinieri dell’Eur. Hanno con loro le foto del figlio e descrivono come era vestito. Scattano le ricerche, alle 11.30 una turista inglese dalla finestra dell’hotel Columbus guarda il laghetto e lancia un urlo. Sull’acqua c’è un corpo che galleggia. I carabinieri e i vigili recuperano il ragazzo e capiscono subito che si tratta del giovane scomparso da casa la sera prima. Un primo esame del medico legale conferma che sul corpo non ci sono segni di violenza. Francesco si è suicidato. Un telo bianco copre il corpo del ragazzo che viene trasportato alla morgue di Tor Vergata. I genitori piegati in due dal dolore gli danno un’ultima carezza. Oggi probabilmente verrà eseguita l’autopsia, i risultati degli esami riveleranno se prima di gettarsi nel lago Francesco abbia preso qualcosa per stordirsi, qualcosa che non gli ha fatto avere la paura del nulla.

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