Quando era ancora minorenne e viveva in Sicilia, Carlo Tagliata, il padre di Antonio, il 18enne che ad Ancona ha ucciso la madre della fidanzatina sedicenne e ferito il padre, fu accusato a Siracusa di un delitto passionale, in concorso con altri.
Fu processato dal Tribunale dei minori come esecutore materiale dell'omicidio di Salvatore Morale: pensava insidiasse la sua fidanzatina. Salvatgore Morale, dipendente di un negozio di frutta, venne assassinato a colpi di pistola nel 1987.
Vanno avanti le indagini.
I colpi sono uno in più di quanto si era appreso in un primo momento. A sparare è stato Antonio Tagliata, il 18enne fidanzato della figlia della vittima, presente alla scena e con lui accusata di concorso nell' omicidio. Solo quando saranno stati completati gli accertamenti del Ris e le perizie balistiche sarà possibile stabilire con certezza da quale distanza Antonio abbia fatto fuoco, e se, come sembra, abbia colpito prima la donna e poi il marito Fabio Giacconi, riducendolo in fin di vita.
Tagliata sostiene di aver reagito ad un'aggressione del sottufficiale dell'Aeronautica, dopo un' accesa discussione: l'uomo e la moglie volevano che la ragazzina troncasse il rapporto con Tagliata. «Mi sono difeso» ha sostenuto il 18enne nel primo interrogatorio.