Tragedia a Margherita di Savoia, a nord di Bari. Un bambino di sei anni residente a Canosa di Puglia è annegato questa mattina nelle acque antistanti il lido "Paradiso dei giovani" Margherita di Savoia. Il piccolo, di origini romene, secondo quanto si apprende da fonti dei soccorritori, era impegnato in un campo estivo e stava facendo giochi in mare quando sarebbe annegato. Per lui sono stati inutili i soccorsi prestati dal personale del 118 che ne ha solo constatato il decesso.
Il bimbo annegato nelle acque antistanti il lido Paradiso dei giovani a Margherita di Savoia, nel nord Barese, avrebbe compiuto 7 anni il prossimo 21 luglio, era nato a Cerignola (Foggia) ma risiedeva a Canosa di Puglia.
Le ipotesi: malore o patologia congenita
Non si esclude alcuna ipotesi, dal malore improvviso a una patologia congenita mai diagnosticata. Il bimbo era in spiaggia perché componente di un gruppo partito da Canosa di Puglia, paese in cui risiedeva, per la colonia estiva. Si attende ora la relazione del medico legale e potrebbe essere aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo per mancata vigilanza su minore. Le indagini faranno leva sia sulle testimonianze raccolte sul posto, sono stati ascoltati i responsabili della colonia estiva, sia sui rilievi dei carabinieri della Sis, la sezione investigativa scientifica dell'Arma.
Bambino di 6 anni annega in mare a Margherita di Savoia: era in vacanza in un campo estivo
Il bagnino: «Sono intervenuto subito, forse un malore»
«Ho sentito un signore gridare e dire "il bambino sta male". Sono intervenuto subito». È il racconto di Salvatore Damato, il bagnino di 26 anni del lido "Paradiso dei giovani" di Margherita di Savoia, nel nord Barese dove oggi è morto un bambino di sei anni. «Sono andato in acqua e ho visto che il bambino stava male - continua Salvatore che da due anni fa il bagnino - Lo abbiamo appoggiato sulla battigia, ho usato il fischietto per chiedere di chiamare il 118 e nel frattempo abbiamo iniziato a fare le prime manovre di pronto soccorso. Poi lo abbiamo messo su un fianco e ci hanno portato il defibrillatore ma il bambino non dava segni di vita», conclude il 26enne.
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