Clochard vince al Superenalotto 37mila euro (con un 4+1), ma per incassarli serve il codice fiscale che non ha

Senigallia: il senza fissa dimora Gianluigi ha puntato 1,5 euro. Ecco la sua battaglia per incassare la vincita

Clochard centra il 4+1 da 37mila euro al Superenalotto, ma per incassarli serve il codice fiscale che non ha
Clochard centra il 4+1 da 37mila euro al Superenalotto, ma per incassarli serve il codice fiscale che non ha
di Sabrina Marinelli
Giovedì 26 Ottobre 2023, 10:40 - Ultimo agg. 18:25
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SENIGALLIA Giocava gli stessi sette numeri al Superenalotto da tempo, con perseveranza, aspettando che la sua vita un po’ randagia potesse virare di colpo verso una condizione meno precaria. Martedì sera, è stato il suo turno fortunato: ha puntato 1,5 euro in una ricevitoria di Senigallia e ha azzeccato quattro numeri più il superstar. Risultato: una vincita da 37.045 euro, una delle otto di pari importo registrate in tutta Italia. Tolte le tasse, gli resterebbero circa 30mila euro, un bel gruzzolo. Ma Gianluigi - un senza fissa dimora di origini pugliese, che molti chiamano Cassano per l’accento barese che lo fa accostare all’ex calciatore della Nazionale - adesso teme la beffa più atroce, per incassare quella somma può rivelarsi un rebus di non facile soluzione.


La tessera sanitaria


«Per ritirarli serve la tessera sanitaria ma non ce l’ho – raccontava ieri rispondendo al cellulare – ho solo un vecchio codice fiscale che non va bene, serve quello che c’è nella tessera sanitaria».

Una somma che forse non cambia la vita per sempre, ma che gli sarebbe di grande aiuto. «Non ho più bisogno di nessuno – aggiunge - questi soldi me li gestirò da solo. Voglio continuare a rimanere invisibile».

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A portare fortuna, ancora una volta, la tabaccheria di Massimo Severi sotto i Portici Ercolani nel centro storico di Senigallia. «Sono contento siano andati a lui – commenta Severi – noi in centro lo chiamiamo Cassano e lui ci ride su. Ne ha bisogno perché ogni tanto dorme sulle panchine poi alla Caritas, si arrangia con quello che riesce a trovare. Quando è in città gioca abitualmente. Siamo tutti contenti per lui, si merita questa vincita». C’è però il problema della riscossione. «Serve il codice fiscale – conferma il tabaccaio - oltre a un documento». Dalla Caritas possono, comunque, aiutarlo avendo le copie dei documenti. Insomma, si stanno attivando tutti. «È stato da noi per diverso tempo fino a giugno – racconta Giovanni Bomprezzi, direttore della Fondazione Caritas di Senigallia – poi durante l’estate non l’abbiamo visto ma è ripassato martedì a salutarci. È un brava persona, siamo contenti per lui e speriamo che ne faccia buon uso per condurre una vita migliore». 

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È di origini pugliesi ma spesso gira tra l’anconetano e il pesarese e in estate ha raccontato anche di essere stato a Rimini. Non uno di quei clochard che chiedono soldi per strada con insistenza, anzi è un termine che a lui proprio non piace. Ha una grande dignità ma qualcosa nella sua vita, che nessuno conosce, si è spezzato e si ritrova a vagabondare. Con la sua famiglia d’origine non ci sono contatti, non ne vuole parlare. Senigallia, però, è la sua città ormai. Se entra in confidenza con le persone chiede aiuto. Spesso è stato visto dormire sulla panchina di via Mastai dietro il Comune oppure in via Cavour. 

 


Il precedente di Jesi


Il 22 agosto 2022 si era reso protagonista di un gesto eroico. In via Mastai aveva ceduto un cornicione e lui aveva dato l’allarme e allontanato la gente in attesa dei soccorsi. Stava a pochi passi, nella solita panchina. «L’ho conosciuto proprio quella sera – ricorda Mohamed Malih, presidente dell’associazione Stracomunitari – sono contento per lui». Non è la prima volta, in provincia di Ancona, che la fortuna premia persone particolarmente bisognose». Nel 2020 un artista di strada di Jesi aveva vinto al Gratta&Vinci 240mila euro, lasciando il semaforo dove chiedeva l’elemosina al termine dei suoi spettacoli improvvisati da giocoliere.
 

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