I carabinieri di Varese, Gallarate (Varese) e Borgosesia (Vercelli) hanno individuato due basi logistiche utilizzate e poi abbandonate dal gruppo criminale che ha favorito l'evasione di Domenico Cutrì. Si tratta di una abitazione di corte situata a Gallarate, in via dei Celsi, e di una villetta ubicata in Cellio (Vercelli).
Le basi sono state impiegate rispettivamente come deposito di armi ed equipaggiamenti prima dell'evasione e quale rifugio dell'intero gruppo criminale dopo l'assalto di lunedì scorso.
Il covo nella provincia di Vercelli è in una villetta come tante altre, non in vista, su un territorio dove nel giro di pochi chilometri ci sono una ventina di frazioni, alcune composte solo da una manciata di appartamenti. Si tratta per lo più di seconde case che i proprietari affittano stagionalmente. La villetta è in stile rustico, ben nascosta nei boschi della Valsesia. Il proprietario dell'alloggio - secondo quanto si apprende - lo avrebbe affittato a uno dei complici arrestati o a un suo famigliare, ignaro del fatto che sarebbe servito per pianificare la latitanza e la fuga del galeotto.
Durante la perquisizione gli agenti hanno potuto osservare nel covo una gigantografia che riproduce un foto dell'evaso Domenico Cutri insieme al fratello Antonino, morto lunedì scorso dopo la sparatoria fuori dal tribunale di Gallarate.