Donna decapiata, l'orrore nel lusso ovattato delle ville dell'Eur, che in estate sono abitate solo dai domestici

Donna decapiata, l'orrore nel lusso ovattato delle ville dell'Eur, che in estate sono abitate solo dai domestici
Domenica 24 Agosto 2014, 21:34
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Non sembra nemmeno di essere a Roma, in via Birmania. Ville immerse nel verde, in un silenzio agostano irreale e a tratti soffocante che poco ha a che fare con il caos di una Capitale.



Nel quartiere Eur, in una "zona bene", si è scatenata la furia di un uomo di 35 anni che ha decapitato la sua vittima, una 38enne, per poi morire lui stesso dopo essere stato colpito dai poliziotti intervenuti in seguito all'allarme lanciato dai vicini.



Lei era una domestica ucraina, lui un ospite della famiglia proprietaria della villa dove è avvenuto l'omicidio dell'orrore, a colpi di mannaia. E proprio il domestico di una villa vicina ha sentito le urla della donna e ha dato il primo allarme.



Via Birmania è una stradina senza uscita che costeggia la via Cristoforo Colombo, una delle arterie che collegano Roma con il litorale. È una via residenziale, poco distante da quella che l'ex sindaco Francesco Rutelli ed il regista Ettore Scola hanno scelto per viverci.



Lì non ci sono negozi, nessuno passeggia per quelle strade dove l'unico panorama sono le recinzioni di ville costose e tanto verde. A fine agosto, tempo di ferie, nelle case c'è solo personale di servizio. Ed è proprio uno dei domestici di una villa attigua a quella dove è avvenuto il massacro, che ha udito «la voce di una donna che strillava - racconta - Ho avvisato subito il padrone di casa che ha dato l'allarme alla polizia».



Gli fa eco un altro collaboratore domestico: «Io stavo dormendo». Come a dire, "non ho sentito niente". È in queste enclave, dove il controllo sociale è affidato alle telecamere di videosorveglianza o agli istituti di vigilanza, che paradossalmente i drammi della follia avvengono quasi indisturbati.



Forse Roma ormai è anche questo, come cercava di dire Nanni Moretti in "Caro Diario", a proposito di Casal Palocco, così simile alla zona di via Birmania: «Passando accanto a queste case - recitava - sento tutto un odore di tute indossate al posto dei vestiti, un odore di videocassette, cani in giardino a fare la guardia e pizze già pronte dentro scatole di cartone.
Ma perchè sono venuti quaggiù trent'anni fa, quando Roma era una città bellissima?».
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