Il Frecciarossa partirà da Fiumicino: prima corsa il 6 dicembre

Frecciarossa da Fiumicino: la prima corsa il 6 dicembre
Frecciarossa da Fiumicino: la prima corsa il 6 dicembre
di Umberto Mancini
Martedì 20 Novembre 2018, 08:34 - Ultimo agg. 20:27
4 Minuti di Lettura

Partirà il 6 dicembre il primo Frecciarossa dall'aeroporto di Fiumicino, quasi a suggellare, anche simbolicamente, il matrimonio tra Fs e Alitalia. Nozze ormai in procinto di essere celebrate ufficialmente. Il treno super veloce sbarcherà entro l'anno, o al massimo nei primi mesi del 2019, anche a Milano-Malpensa proprio nel quadro del piano industriale messo a punto dall'ad del gruppo ferroviario Gianfranco Battisti. Un piano che, è noto, vuole integrare treno e aereo, offrendo una offerta di mobilità complessiva per chi viaggia in Italia, per i turisti che arrivano dall'estero e per lo sviluppo dell'economia del Paese.

L'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime ore, ben prima comunque del via libera del governo all'operazione Fs-Alitalia. Il Frecciarossa che dall'aeroporto della Capitale correrà, almeno in una prima fase, in direzione Firenze e poi su fino a Milano sarà ovviamente sincronizzato con i voli della compagnia di bandiera e costituirà un elemento centrale di quella rete interconnessa su cui si poggia la sfida dell'operazione Fs. Le frequenze saranno aumentate nel corso dell'anno così come le destinazioni servite, mentre anche la stazione del Leonardo da Vinci verrà resa ancora più confortevole ed efficiente.
 



I TEMPI DELL'ALLEANZA
Oltre al piano industriale, le Fs stanno studiando in queste ore la costruzione di una newco a maggioranza pubblica, ma aperta ad un vettore aereo internazionale, condizione fondamentale, per andare avanti nell'alleanza con Alitalia. Il ruolo delle Ferrovie, che continuano a ribadire che la loro mission prioritaria è il rilancio del trasporti regionale e il consolidamento del business dell'alta velocità, è quello di polo aggregatore per sviluppare tutte le sinergie intermodali aereo-treno, eliminando le sovrapposizioni esistente.

Battisti vuole realizzare fortissime sinergie con Alitalia, tagliando in maniera netta i costi del leasing degli aerei e quelli della ristorazione ed eliminando le tratte aeree che si sovrappongono a quelle ferroviarie, puntando forte sul lungo raggio, sulle tratte cioè che consentono di realizzare la maggiore redditività.

I TASSELLI
Come accennato, uno dei tasselli industriali fondamentali, è quello di portare l'alta velocità in quelle che sono considerate le principali porte d'accesso al Paese, e cioè gli hub intercontinentali di Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

Il tutto in attesa che dal ministero dello Sviluppo arrivi il verdetto finale. I commissari di Alitalia, orfani da domenica di Luigi Gubitosi passato alla guida di Tim, hanno infatti già consegnato venerdì scorso al ministero la relazione sulle offerte ricevute per l'acquisto della compagnia di bandiera. Ed è ormai evidente, come sottolineato più volte da Matteo Salvini e di Luigi Di Maio, che la scelta, al di là della procedura tecnica, sia già caduta sulle Fs. Una offerta sottoposta a più condizioni, ma che avendo l'avallo del governo, verrà ovviamente accolta.

I PALETTI
Tra i paletti fissati da Battisti c'è sia l'ingresso nella compagine come socio di minoranza di un vettore forte nel lungo raggio e, seconda condizione, di altre società italiane (Eni e Leonardo in primis), che sono stati già contattati dall'esecutivo. Proprio l'Eni, che ha fino ad ora ha smentito di essere interessata, dovrebbe consolidare il ruolo di partner nella fornitura di carburante. La Cdp non dovrebbe entrare nella newco, ma limitarsi a fornire i finanziamenti per l'acquisto di nuovi aerei.

La prima scelta come partner resta al momento l'americana Delta, che ha presentato un'offerta non vincolante e che ha già avviato contatti formali con le Fs. EasyJet, che ha presentato una offerta vincolante, è molto forte nel breve e medio raggio, ma non nel lungo. Per questo motivo appare tagliata fuori. Lufthansa, che il sottosegretario Armando Siri vorrebbe tornasse in partita, deve recuperare terreno. E probabilmente lo farà, sbarcando a Roma nelle prossime settimane per avviare i colloqui con le Fs
Entro la settimana, forse giovedì, il Mise ufficializzerà la scelta dell'offerta di Ferrovie per proseguire la trattativa di vendita e consentire così alla nuova Alitalia di decollare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA