Monte Bianco, riparte la funivia: tutti salvi. In 17 hanno dormito nelle cabinovie

Monte Bianco, riparte la funivia: tutti salvi. In 17 hanno dormito nelle cabinovie
Venerdì 9 Settembre 2016, 08:41 - Ultimo agg. 10 Settembre, 11:06
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Dopo una notte d'inferno sospesi nel vuoto è finito l'incubo vissuto sulla cabinovia panoramica del Monte Bianco. I tecnici francesi sono riusciti a riparare il guasto che ieri pomeriggio ha bloccato oltre cento persone sul versante francese del massiccio e le cabine sono così tornate a muoversi, permettendo l'evacuazione delle circa sedici persone, tra cui un bambino di 10 anni, che hanno trascorso la notte a oltre 3 mila metri di quota. Due passeggeri sono stati portati in ospedale sotto choc: si tratta di un uomo e una donna, di cui non si conosce la nazionalità, che sono stati presi in carico dai sanitari al Rifugio Torino, poco più in basso della stazione di Punta Helbronner.

 

Le operazioni di soccorso, che ieri sera erano state interrotte per la fitta nebbia, in realtà sono poi riprese durante la notte. Approfittando di una schiarita meteorologica che vi è stata poco dopo mezzanotte, gli uomini del Soccorso alpino italiano hanno calato con le corde dalle cabine al ghiacciaio 28 delle 45 persone ancora bloccate. In alcuni casi, tra cabina e ghiacciaio vi era un dislivello di circa cento metri. Una volta sul ghiacciaio, le persone soccorse sono state accompagnate da alcune squadre dello stesso Soccorso alpino fino al rifugio Torino. 

Alcuni psicologi che operano in collaborazione con il Soccorso alpino sono impegnati dal pomeriggio di ieri al rifugio Torino, a 3.375 metri, per dare assistenza ai passeggeri riportati a terra. «Dopo uno choc importante - dice uno degli psicologi - è fondamentale la prima assistenza per superare il panico e il disagio. In alcuni casi, poi, bisognerà pensare a un vero e proprio programma di recupero». 

«È stata molto dura, 18 ore in tre o quattro persone, senza cibo e senza bagno. C'è stata poca comunicazione con la compagnia francese della telecabina», ha detto una delle persone evacuate dalla cabinovia panoramica francese del Monte Bianco, un uomo di Barcellona (Spagna). «Faceva freddo, c'erano tre gradi», ha aggiunto prima di essere trasferito su un pulmino con gli altri evacuati. «Sto bene, i soccorritori italiani sono stati stupendi», ha raccontato un altro passeggero. L'uomo, un italiano, non si è fatto prendere dal panico: nonostante la situazione difficile ha «passato la notte dormendo», ha aggiunto.

«Ho avuto paura ieri sera, c'era la nebbia e si capiva che l'elicottero non avrebbe potuto operare. È stato il momento più difficile», è il racconto di Laura Bettini, di Vicenza, dopo essere stata evacuata dalla cabinovia panoramicaì. «Cosa ho patito di più? L'assenza di informazioni. Se ci fosse stato un interfono o qualcuno dall'elicottero che ci avesse aggiornato, sarebbe stato più facile gestire la situazione».

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