Vincenzo Riva morto: venne abbracciato da Papa Francesco, aveva il volto deturpato dal morbo di von Recklinghausen

Era noto poiché nel novembre 2013, durante un'udienza in Vaticano, era stato a lungo abbracciato e carezzato da Papa Francesco

Morto Vincenzo Riva: venne abbracciato dal Papa, aveva il volto deturpato dal morbo di von Recklinghausen
Morto Vincenzo Riva: venne abbracciato dal Papa, aveva il volto deturpato dal morbo di von Recklinghausen
di Redazione web
Giovedì 11 Gennaio 2024, 15:24 - Ultimo agg. 18:27
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È morto ieri all'ospedale di Vicenza Vincenzo Riva, 58 anni, di Isola Vicentina (Vicenza), da anni affetto dal morbo di von Recklinghausen, che gli aveva deturpato il volto. Era noto poiché nel novembre 2013, durante un'udienza in Vaticano, era stato a lungo abbracciato e carezzato da Papa Francesco.

Il ricordo

Lo ricorda oggi in una nota, esprimendo il proprio cordoglio, il presidente del Veneto Luca Zaia: «L'immagine di un lungo abbraccio tra Papa Francesco e Vinicio durante un'udienza ha fatto il giro del mondo - afferma - ricordando a tutti che l'inclusione e la socializzazione, di fronte a tutte le barriere che potrebbero creare isolamento nella malattia, sono un diritto universale per i malati e un dovere per tutta la società.

Per questo gli siamo grati e lo ricorderemo». «In un mondo in cui per alcuni l'inseguimento della perfezione esteriore del corpo e l'esasperazione di alcune forme di salutismo sembrano essere una via imprescindibile - prosegue Zaia - Vinicio è stato un modello nell'espressione di grandi valori e rapporti umani nella malattia, anche quella, come nel suo caso, fortemente deturpante. Una rara patologia gli ha reso la vita difficile ai limiti dell'impossibile fin da ragazzo ma, anche grazie all'aiuto di chi gli ha voluto bene, ha saputo dimostrare in una vita pur breve grande dignità e valore della vita nella sofferenza, divenendone un modello che ha tracciato una via di attenzione e rispetto. In questo momento invio le mie condoglianze ai familiari e agli amici», conclude.

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