Mussolini, la cittadinanza onoraria a Jesolo diventa un caso. L'Anpi: «Rimuovetela». Il sindaco blocca la protesta: non si può

Gli era stata conferita 100 anni fa. Il primo cittadino: «Un atto storico che non può essere giudicato con i parametri di oggi». Ma in realtà altre città lo hanno già fatto

Mussolini, la cittadinanza onoraria a Jesolo diventa un caso. L'Anpi: «Rimuovetela». Il sindaco blocca la protesta: non si può
Mussolini, la cittadinanza onoraria a Jesolo diventa un caso. L'Anpi: «Rimuovetela». Il sindaco blocca la protesta: non si può
di Giuseppe Babbo
Martedì 13 Giugno 2023, 12:18 - Ultimo agg. 14 Giugno, 07:11
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Di quella onorificenza si erano dimenticati quasi tutti. Certamente non l'Anpi di Jesolo che, attraverso le parole del proprio presidente Roberto Ambrosin, lo scorso 25 aprile aveva chiesto di revocare la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini nel 1924 dal Comune di Jesolo, come accaduto all'epoca in tanti altri comuni italiani. Lo stesso era stato richiesto con una successiva lettera, alla quale il sindaco Christofer De Zotti ha però risposto di non poter aderire alla richiesta, ricordando che altri Comuni che hanno deciso di non revocare la cittadinanza a Mussolini, e spiegando che quella onorificenza è un atto storico che non può essere giudicato con i parametri del presente, che non si può cancellare tutto quello che è stato realizzato nel periodo fascista, che il Comune di Jesolo si riconosce nei principi della Costituzione «e non ha bisogno di ulteriori azioni che hanno un puro valore di "spot"».

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Il caso a Jesolo

Non riguarda solo Jesolo, sono tanti i Comuni che un secolo fa, tra 1923 e 24, diedero la cittadinanza onoraria al Duce.

A Bologna si discusse per toglierla nel 2014, ma al momento è ancora là. È stata tolta nel 2019 a Bergamo, a Carpi nel 2022. I primi a scrollarselo di dosso furono Napoli, Matera e Arezzo, tra 44 e 45. La cittadinanza a Mussolini resiste in tante località, come Brescia, Salò, Oristano, Ravenna, mentre hanno tolto il riconoscimento Modena, Vignola, Termoli, Empoli, Adria. Jesolo non fa parte di questi ultimi, come sottolineato dalla presidente dell'Anpi provinciale di Venezia, Maria Cristina Paoletti. «La cittadinanza onoraria non può essere paragonata ad un'opera o un edificio realizzati durante il fascismo. Si tratta di un atto di valore simbolico che presuppone la piena meritevolezza di chi riceve l'onorificenza sia al momento del conferimento sia successivamente. Qualunque onorificenza può essere revocata quando l'insignito ne sia indegno.

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Cosa ha detto il sindaco

Come ha rilevato lo stesso sindaco di Jesolo, la cittadinanza a Mussolini non fu conferita con un atto spontaneo e sentito dell'allora comunità di Cavazuccherina ma venne attribuita, peraltro dal commissario prefettizio, come in molti altri comuni italiani, in adesione ad un preordinato piano di mera propaganda fascista e di rafforzamento del culto del Duce». Da ciò il nuovo appello. «Anche Jesolo revochi la cittadinanza a Mussolini come hanno fatto molti comuni prosegue Maria Cristina Paoletti -. Valga per tutti il Comune di Adria che ha revocato la cittadinanza a Mussolini e l'ha conferita a Giacomo Matteotti, vittima della violenza e della barbarie fascista».

 

Difficilmente però il sindaco Christofer De Zotti cambierà idea. «Credo che la mia opinione sia la stessa della precedente amministrazione ribatte il sindaco della quale faceva parte anche il Pd e che non ha revocato questa cittadinanza. Più che ai gesti simbolici credo sia opportuno pensare a quelli pratici: Jesolo ha una posizione chiara, credo di averlo ribadito nelle celebrazioni del 25 aprile. Ricordo poi che il sottoscritto, prima della campagna elettorale, ha partecipato al presidio di solidarietà nei confronti della Cgil, stigmatizzando l'attacco violento che il sindacato aveva subito. In ogni caso più che pensare a togliere qualcosa, io vorrei aggiungere: lo scorso 25 aprile sono stati ricordati dei partigiani jesolani caduti durante la Resistenza, la mia proposta è quella di dedicare una via al ricordo di queste persone».

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