Napoli, 46enne con la febbre alta non è morto per meningite

Napoli, 46enne con la febbre alta non è morto per meningite
di Ettore Mautone
Venerdì 30 Dicembre 2016, 00:00 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 18:45
2 Minuti di Lettura

Non è morto per la meningite l'uomo di 46anni deceduto nella serata di ieri a Napoli. È quanto rende noto la Asl Napoli 1 Centro. «La Asl Napoli 1 Centro - si legge in una nota - dopo aver svolto accertamenti presso il medico curante che ha certificato la morte del paziente per fibrillazione ventricolare in soggetto già cardiopatico nonché presso il 118 che ha certificato il decesso, comunica che l'accadimento del 29/12/2016 alle 21 non può essere collegato a decesso per malattia infettiva da meningococco». 

L'uomo era stato soccorso dal 118 presso la propria abitazione a Fuorigrotta in via Giulio Cesare 7, ma è deceduto prima del ricovero. Il 46enne Salvatore Arvore nei giorni scorsi aveva avuto una leggera febbre, poi passata in seguito all’assunzione di farmaci. Ieri sera, però, la febbre è tornata altissima ed è stata chiamata l’ambulanza, ma ormai era troppo tardi.  Immediatamente è scattata la procedura per la verifica della patologia: l’autopsia e gli esami di laboratorio si svolgerano oggi al Policlinico dov’è stata condotta la salma dell’uomo. I risultati si avranno però solo oggi. La moglie, colta da malore per lo choc, è stata ricoverata al San Paolo.

Dopo l’isolamento del ceppo batterico del meningococco gli specialisti del Cotugno di Napoli, centro di eccellenza in Italia in materia di malattie infettive, hanno inviato tutti i dati emersi dalle analisi e li hanno inviati all’Istituto Superiore di Sanità a Roma per la tipizzazione del virus. Proprio ieri pomeriggio al presidio ospedaliero di via Quagliariello hanno dovuto far fronte ad un nuovo caso di meningite: un adolescente si è presentato al Cotugno con febbre alta e altri sintomi proprio della meningite, i medici hanno attivato subito i trattamenti del caso. Il paziente ha risposto positivamente alle cure e pare aver già superato la fase critica. Intanto il vertice tra Regione, specialisti, e i rappresentanti delle aziende sanitarie locali in programma ieri è slittato alla giornata di oggi. Obiettivo della riunione è fare il punto sui casi di meningite registrati in Campania nell’ultimo anno - le statistiche parlano di ben 30 pazienti colpiti – e decidere sull’eventuale avvio di piani straordinari. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA