Per questo la Basilicata è una regione pronta e si è mostrata disponibile anche ad attuare le proposte lanciate dal capo dipartimento immigrazione Mario Morcone sul rilascio della protezione umanitaria per coloro che sono impegnati in attività di lavoro e di formazione. Nella Regione sono già state avviate esperienze di lavoro volontario utile da parte degli stranieri che sono stati accolti, anche a Potenza dove gli ospiti si occupano della pulizia della «Villa del Prefetto». La materia è disciplinata da specifici accordi sottoscritti dalla Regione, dalle Prefetture, dall'Anci.
In tal senso, la task force per le politiche dei migranti ha segnalato l'esigenza della manutenzione delle strade provinciali e poderali, con affiancamento ai cantonieri, alla tutela del territorio (progetto «Vie Blu») e alla cura del verde e del paesaggio.
Anche il percorso di alfabetizzazione e formazione potrebbe dare maggiore occupazione ad insegnati e formatori. Secondo le stime del coordinamento regionale, in Basilicata l'attività di accoglienza e integrazione ha generato un'occupazione di oltre 400 persone: interpreti, mediatori, medici, ciclo della alimentazione e assistenza. I migranti, inoltre, potrebbero essere inseriti in un progetto di ripopolamento nei Comuni a più alto rischio demografico, partendo proprio dall'esempio di Fardella.