Donna spinta sotto la metro a Roma, la vita di Micaela spesa tra figlia e beneficenza

Donna spinta sotto la metro a Roma, è in condizioni critiche ma stabili. Micaela, una vita spesa tra la figlia e la beneficenza
Donna spinta sotto la metro a Roma, è in condizioni critiche ma stabili. Micaela, una vita spesa tra la figlia e la beneficenza
Domenica 28 Gennaio 2018, 10:08 - Ultimo agg. 23:13
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Era originaria del Perù ma da 20 anni viveva in Italia. Micaela, spinta da uno squilibrato sulle rotaie della metropolitana Eur Fermi mentre il treno entrava in stazione, viveva in un appartamento in affitto sulla Prenestina con la figlia, lavorava come badante e colf e aveva una vita regolare. 

Ha sempre pensato agli altri, quello che è accaduto è terribile: esci di casa soltanto per andare a lavorare, per compiere il tuo dovere e rischi di morire perché un pazzo ti aggredisce, mia sorella non si meritava una cosa del genere». Parla così la sorella della donna a Il Messaggero, davanti alla porta della terapia intensiva del San Camillo, «Ci hanno detto che Micaela aveva avuto un incidente, è assurdo quello che le è capitato, proprio a lei che pensava solo a lavorare». 



Micaela è stata ricoverata in terapia intensiva, le sue condizioni sono critiche a causa delle ferite e dei traumi riportati alla testa, ha perso una mano e ora i suoi cari sperano che possa svegliarsi di nuovo. La donna viene descritta come una grande lavoratrice, una madre affettuosa, una donna che ha vissuto una vita non facile ma che si è sempre dedicata al prossimo, anche nei momenti di grande stanchezza non ha mai perso la voglia di andare avanti. Da qualche anno aveva ritrovato l'amore, è descritta come una donna equilibrata e dedita alla beneficenza a cui spesso si è dedicata con raccolte di fondi.

«Vogliamo adesso giustizia  la metro non è sicura, non possono accadere cose del genere», aggiunge la sorella che vuole che venga fatta chiarezza, «non riesco ancora a capire come un uomo, un folle possa andare in giro libero per la città, arrivando a fare del male, poteva ucciderla». La sua famiglia, i fratelli, il papà e la figlia sono in attesa che si riprenda: le sue condizioni critiche sono comunque stabili e i medici sono in attesa di avere miglioramenti per procedere con altri interventi. 

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