Un produttore cinematografico di origini campane ma operante da anni a Roma - Daniele Muscariello - insieme ad altre otto persone, sono state colpite da misure cautelari perchè indiziati di riciclare nella Capitale soldi del clan camorristico D'Amico - Mazzarella di Napoli. Il blitz è scattato all'alba di stamattina tra Roma e Napoli. A coordinarlo la Direzione distrettuale antimafia di Roma, con i carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci e il nucleo di polizia economico finanziaria della Finanza. Sono in corso le notifiche delle ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma nei confronti di nove persone.
Gli arresti
Il provvedimento cautelare trae origine da una costola dell'indagine, svolta dai carabinieri del Nucleo investigativo di via In Selci, che lo scorso 18 gennaio aveva portato all'esecuzione di misure cautelari personali relative a soggetti gravemente indiziati di aver costituito due sodalizi armati dediti al narcotraffico facenti capo rispettivamente ad Elvis Demce ed a Ermal Arapaj; erano emersi, infatti, nel corso delle indagini, dei rapporti con il Muscariello finalizzati alla realizzazione del sequestro di persona di un imprenditore che aveva accumulato un rilevante debito nei confronti del clan camorristico D’Amico-Mazzarella, operante nel quartiere di San Giovanni a Teduccio di Napoli, progetto delittuoso poi non andato a buon fine.
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Gli approfondimenti investigativi inerenti il versante imprenditoriale delle indagini portavano a ricostruire e documentare le diverse fasi di un sistema di riciclaggio di somme ritenute provento delle attività del citato clan di camorra, che da Napoli "partivano" alla volta di Roma, nascoste in borsoni, per poi tornare "pulite" nel capoluogo campano.