Corea del Nord, i cittadini utilizzano il jailbreak per bypassare la censura sugli smartphone

Sanzioni che vanno dalla multa alla morte

Corea del Nord, i cittadini utilizzano il jailbreak per bypassare la censura sugli smartphone
di Mattia Ronsisvalle
Sabato 31 Dicembre 2022, 13:07 - Ultimo agg. 26 Marzo, 16:21
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Nel Paese con a capo Kim Jong-un cresce sempre di più il numero di cittadini nordcoreani che utilizzano metodi per bypassare la censura sugli smartphone. Il sistema principale è il jailbreak (noto anche come rooting, ndr.).
Ma di che cosa si tratta?

In Corea del Nord i cittadini possono possedere smartphone, ma solo quelli che eseguono software governativi che monitorano la loro attività e proibiscono l'installazione di qualsiasi software o supporto non autorizzato.
I nordcoreani che utilizzano device mobili, infatti, possono connettersi solo a una intranet statale chiamata Kwangmyong, che in coreano significa «stella luminosa»; l'accesso a Internet globale è concesso solo alle élite e ai dipendenti governativi selezionati.

Se i cittadini del Paese vengono sorpresi a consumare contenuti proibiti possono incorrere in sanzioni che vanno dalla multa alla morte, in particolare quelli sorpresi a distribuire «pubblicazioni e propaganda non consoni», secondo la legge del paese sull'ideologia reazionaria e il rifiuto della cultura» del 2020.

Il jailbreak: la chiave degli hacker per uscire dalla «prigione»

Anche di fronte a severe sanzioni, un piccolo gruppo di hacker nordcoreani sta aggirando i blocchi digitali del proprio governo. Ma prima di andare avanti, spieghiamo cos’è un jailbreak.

Per definizione si può dire che si tratta della capacità di sfruttare un dispositivo elettronico bloccato allo scopo di installare un software diverso da quello fornito dal produttore per tale dispositivo. Il jailbreaking consente al proprietario del dispositivo di ottenere accesso completo alla root del sistema operativo (il punto iniziale del file di sistema, ndr.) e a tutte le sue funzionalità. Si chiama jailbreaking (letteralmente «evasione dalla prigione», ndr.) perché libera gli utenti dalle limitazioni (la prigione) che percepiscono.

E qui ritornano in scena il gruppo di hacker: un rapporto del 2022 pubblicato dall'organizzazione per i diritti umani Lumen e Martyn Williams, ricercatore e giornalista del progetto 38 North dello Stimson Center sulla Corea del Nord, presenta interviste proprio a due disertori che avevano effettuato il jailbreak degli smartphone per accedere ai contenuti proibiti.

I protagonisti sono Kim e Park (pseudomini, ndr.): il primo è un ex un programmatore per il governo nordcoreano e il secondo era uno studente universitario che ha avuto accesso ai computer governativi del Paese per oltre dieci anni. «La maggior parte dei nordcoreani è lontana dalla tecnologia. Noi abbiamo capito come arginare il sistema e ad oggi possiamo dire che in media il 20% dei cittadini del Paese ha tentato di eseguire il jailbreak di uno smartphone o a chiesto aiuto a un esperto per farlo», spiegano i due hacker della Corea del Nord che però non hanno menzionato l’uso di tecniche per accedere a Internet globale per non incorrere in possibili sanzioni, tra cui la morte.

Il gatto e il topo

Fermare gli hacker è po’ come il gioco del gatto e del topo.
Mentre lo stato rafforza i suoi meccanismi di censura, i cittadini possono quasi sempre trovare soluzioni intelligenti per accedere a contenuti proibiti e, potenzialmente, a Internet globale.
Tuttavia, la legge del 2020 della Corea del Nord ha avvertito che le aziende potrebbero essere multate per «non controllare correttamente Internet o la gestione della rete di computer», suggerendo che i dipendenti di aziende coinvolte nel commercio internazionale potrebbero aver ottenuto l'accesso globale.

Quindi, perché rischiare sanzioni salate per il jailbreak degli smartphone?
Oltre ad accedere a contenuti proibiti per sé stessi, i fuggitivi nordcoreani hanno affermato che i cittadini tecnologicamente esperti potrebbero vendere smartphone modificati a un prezzo elevato sul mercato secondario.

Un'altra motivazione per il jailbreak dei telefoni è incentrata sull'eliminazione dei record dell'attività dell'utente.
Il software creato dal governo sugli smartphone nordcoreani è programmato per acquisire schermate a intervalli regolari, una tattica orwelliana che serve a infondere la sensazione che i cittadini siano sempre osservati.
Attraverso il jailbreak, è possibile eliminare questi screenshot, il che non solo elimina le prove di attività illegali, ma libera anche spazio di archiviazione.

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