LONDRA - Oltre due milioni di persone sono attesi per le strade, alle commemorazioni e al funerale di Nelson Mandela. Nei prossimi giorni il Sudafrica diventerà l’ombelico del mondo. Tutti i leader e capi di stato sono pronti a convergere su Johannesburg e Pretoria, che forse passeranno alla storia per aver ospitato il raduno di potenti più grande di sempre. Un summit trasversale e multireligioso che vedrà insieme i rappresentanti di Cina, Iran, Cuba, Israele, Palestina, Siria, forse persino del Sudan il cui presidente Omar al-Bashir è accusato di genocidio dal tribunale penale internazionale.
ATTESO LETTA
Tutti per Madiba e per ricordare la sua vita straordinaria.
VOLI SPECIALI
Domani, dopo la giornata di preghiera di oggi, ci sarà una seduta straordinaria delle due camere del parlamento per rendere omaggio a Madiba e martedì si terrà la commemorazione allo stadio di Johannesburg, capace di raccogliere 90.000 persone. Alcuni capi di stato saranno presenti, mentre altri parteciperanno al funerale a Qunu, il villaggio natale di Mandela. Un luogo piuttosto remoto da raggiungere che si trova nella provincia più povera del Paese. Insomma un incubo per il governo sudafricano che dovrà assicurare agli illustri invitati un viaggio senza sorprese. Nella zona non ci sono neppure hotel, né un aeroporto. Sarà assicurato un collegamento aereo con la provincia di Umtata ma tutti dovranno andare e tornare in giornata perché il pernottamento sarà impossibile. E mentre continua la veglia di fronte alle case del leader, nel quartiere bene di Johannesburg e nella township di Soweto, la famiglia ieri ha preso la parola per la prima volta, ringraziando per tutti i messaggi di affetto. «Il pilastro dei Mandela oggi non è più con noi fisicamente, ma il suo spirito è vivo - ha dichiarato il portavoce Templeton Matanzima -. Abbiamo perso un grande uomo. Ma il supporto che riceviamo qui e da tutto il mondo, con il tempo, ci farà sentire meglio».